Il mondo della scuola è in fibrillazione per l’annuncio, da parte del Mef, dei quasi 95mila posti disponibili per le immissioni in ruolo, un numero elevatissimo ma che sarà difficile raggiungere nella realtà, per mancanza di candidati in regola con i requisiti richiesti, cosa che inevitabilmente comporterà il dovere attingere alle supplenze.
Ad ogni modo, come funzioneranno le immissioni in ruolo nella scuola primaria e dell’infanzia? Come nel caso delle scuole superiori, le assunzioni della scuola primaria e dell’infanzia proverranno al 50% dalle GAE e al 50% dalle GM dei
concorsi.
Assunzioni dalle graduatorie dei concorsi, secondo quale ordine?
Tra i concorsi la normativa vigente prevede questa ripartizione:
- Concorso 2016: il 100% dei posti saranno assegnati prioritariamente al concorso 2016, solo se vi sono vincitori in graduatoria, perché per gli idonei le graduatorie sono decadute.
- Concorso straordinario 2018: quello che resta andrà nella misura del 50% al concorso straordinario 2018 (DD 1546 del 7 novembre 2018) e agli elenchi aggiuntivi.
- Concorso ordinario 2020: a seguire, nella misura del 50% i posti andranno al concorso ordinario 2020 (DD 498 del 21 aprile 2020).
- Call veloce: quello che eventualmente dovesse residuare verrà assegnato alla cosiddetta call veloce (articolo 1, commi da 17 a 17-septies, del decreto legge 29 ottobre 2019, n. 126).
La call veloce
Che cos’è la call veloce? Ricordiamo che la cosiddetta call veloce è la chiamata diretta per immettere in ruolo a tempo indeterminato i docenti nei posti che restano vacanti e disponibili presso regioni o province diverse da quelle di pertinenza delle graduatorie a cui si appartiene. La procedura di assunzione, introdotta dall’articolo 1, commi 17-17septies, del DL n. 126/2019, convertito in legge n. 159/2019, e sospesa per il solo a.s. 2021/22, ha l’obiettivo di consentire ai docenti collocati in posizione utile nelle graduatorie concorsuali e nelle graduatorie ad esaurimento, di poter esprimere, volontariamente, l’opzione per l’immissione in ruolo in una regione diversa da quella della graduatoria di appartenenza, velocizzando la loro assunzione e andando a coprire posti che altrimenti resterebbero vuoti.