Che prospettive di immissione in ruolo per il personale Ata nell’anno scolastico 2022/2023? Secondo quanto riferiscono i sindacati, mercoledì 27 luglio 2022 si è tenuto, in videoconferenza, l’incontro d’informativa con il Ministero dell’Istruzione.
Insoddisfatta la sigla sindacale Flc Cgil, che commenta: “Ci troviamo di fronte a uno scarto di più del doppio dei posti. Le autorizzazioni restano assolutamente insufficienti, poiché si limitano al solo turn over. É necessario, quindi, approntare un piano straordinario di assunzioni per coprire tutti i posti liberi, superando l’attuale normativa sulle facoltà assunzionali che penalizza il personale ATA, che va trattato come il personale docente”.
Anche nell’anno scolastico 2022-2023 si prospettano molti posti supplenza, peraltro secondo una regolamentazione estremamente rigida che mette in difficoltà le scuole. Ricordiamo infatti nessun collaboratore scolastico può essere sostituito nella sua prima settimana di assenza, anche se la scuola dovesse essere a corto di personale. E con gli assistenti tecnici e amministrativi le cose vanno anche peggio, dato che non possono essere sostituiti prima dei trenta giorni di assenza. Disposizioni che risalgono alla legge di stabilità 2015 (L.190/14, articolo 1, comma 332, divieto di sostituzione, ulteriormente specificato dalle note DPIT prot. n. 2116 del 30 settembre 2015 e DGPER prot. n. 10073 del 14/04/2016) e che vengono di anno in anno rinnovate dal regolamento sulle supplenze, con il rischio di mandare in tilt una scuola.
Sulla questione specifica dei direttori dei servizi amministrativi, il sindacato di Francesco Sinopoli commenta: “Per quanto riguarda i posti dei DSGA, tra le disponibilità e i ruoli c’è una differenza di 1.594 posti che dovranno essere ricoperti con l’utilizzo dei facenti funzione, dal momento che, sia il concorso riservato agli Amministrativi con il titolo specifico che sta per essere bandito, né tantomeno quello ordinario (ancora da bandire), potranno essere espletati in tempo utile per l’avvio dell’anno scolastico. Uno scandalo che si sta perpetrando da anni e che deve essere sanato a tutti i costi, trovando una soluzione contrattuale per garantire la stabilità del lavoro.
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