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Immissioni in ruolo, boom per l’infanzia. Male la secondaria. I numeri

Le immissioni in ruolo 2018 hanno lasciato più ombre che luci, o meglio, moltissimi posti vuoti. Infatti, rispetto alle disponibilità iniziali di 57.322 posti, le nomine in ruolo effettuate sono state solo 25.105, pari al 43,8%, percentuale che nella scuola secondaria si riduce al 33%. Posti che andrebbero per le supplenze in molti casi a docenti privi di abilitazione.

Boom dell’infanzia

L’ordine di scuola che ha ricevuto maggiori assunzioni è la scuola dell’infanzia: infatti, come riporta Italia Oggi, le assunzioni dei maestri dell’infanzia è stata dell’81,6% dei posti disponibili.
Percentuali che si mantengono alte anche in base alla distribuzione geografica: Al Sud la percentuale arriva al 94,1%, per poi scendere all’82,7% al centro e al 72,1% al Nord.

La scuola primaria

Per quanto riguarda la scuola primaria, invece, il dato nazionale è ancora più basso: 63,7 %.
In questo caso il Nord ha coperto solo il 55%, mentre al Centro si è fissato al 79,7%. Anche in questo caso, le maggiori assunzioni sono state al Sud che ha registrato l’88,1%.

Scuola secondaria di primo grado

Per quanto riguarda la scuola secondaria di I grado, invece, bisogna rilevare che la percentuale degli immessi in ruolo è stato del 21,6% al Nord, del 18,9% al Centro e del 53,6% al Sud.

Infine alla secondaria di secondo grado, tasto dolente come anticipato, al Nord la percentuale è stata del 35,6%, al Centro del 18,9% e al Sud del 53,6%. Quindi in totale, stiamo parlando che sono stati coperti poco più di un terzo dei posti.

Ma le graduatorie FIT sono state riaperte

Tuttavia, per quanto riguarda la scuola secondaria, come annunciato in precedenza, l’amministrazione ha previsto di riaprire i termini per le assunzioni dalle Graduatorie del Concorso abiltati 2018: il Ministero ha deciso di emanare un decreto che permetterà agli uffici regionali di accantonare, ed assegnare, i posti relativi alle graduatorie pubblicate entro il 31 dicembre prossimo.

Quindi ci sarà un accantonamento dei posti per permettere di assumere in ruolo nelle regioni in cui non vi erano state le pubblicazioni delle graduatorie entro il 31 agosto 2018.

Nella pratica ciò si traduce nell’attribuire l’ambito territoriale tramite accantonamento del posto.

In questo modo, le assunzioni alla scuola secondaria aumenterebbero.

 

Fabrizio De Angelis

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