Come abbiamo scritto in precedenza, si attendono i contingenti suddivisi per regione in merito alle immissioni in ruolo 2019/2020 per i docenti: quest’anno, il Miur, ha chiesto l’assunzione di 58.627 docenti per il prossimo anno scolastico. Di questi, 14.552 saranno insegnanti di sostegno.
Dopo l’ultima informativa fra amministrazione e sindacati, si è svolta una riunione fra Miur e dirigenti degli Uffici scolastici regionali, che hanno ricevuto istruzioni operative per le operazioni di assunzioni scuola.
Al momento abbiamo una panoramica generica dei posti disponibili rimasti in seguito alla mobilità docenti:
Per rispondere al alcune domande arrivate in redazione, spieghiamo come funzionano le assunzioni scuola primaria e infanzia, alla luce del concorso straordinario infanzia e primaria.
Il decreto dignità prevede che per le immissioni in ruolo docenti si assegni il 50% dei posti alle graduatorie ad esaurimento e il restante 50% ai concorsi. Nel caso si esauriscano le GaE, i posti residui confluiranno nella quota destinata ai concorsi.
I vincitori del concorso straordinario dovranno dare la precedenza ai colleghi già inseriti nelle altre graduatorie di merito. Stiamo parlando dei vincitori del concorso docenti 2016, che quindi avranno la corsia preferenziale, quindi sarà prioritario rispetto agli altri. Nel caso residuino posti, per le assunzioni scuola si pescherà dalle graduatorie del concorso straordinario.
Considerando che il concorso ordinario infanzia e primaria vedrà i vincitori partire dal prossimo anno scolastico, i partecipanti al concorso straordinario potrebbero avere più chance rispetto ad un anno fa di essere assunti in ruolo già quest’anno scolastico.
Ricordiamo che i sindacati, tenuto conto che il prossimo 1° settembre, ovvero inizio dell’anno scolastico 2019/20, cadrà di domenica, hanno chiesto che l’Amministrazione provveda per tempo ad individuare le modalità più opportune per fornire istruzioni alle scuole garantendo, comunque, la decorrenza giuridico/economica del contratto fin da tale giorno.
Ancora nessuna novità per un eventuale concorso straordinario bis per l’infanzia e primaria: come sappiamo a proporlo è stato la Lega, attraverso il senatore Mario Pittoni, che è anche presidente della Commissione Cultura del Senato.
Per accedere al concorso scuola infanzia e primaria riservato, che se approvato e svolto porterebbe i vincitori direttamente all’immissione in ruolo, occorre “una annualità di servizio specifico, anche non continuativo, su posto comune o di sostegno, presso le istituzioni scolastiche statali” svolta negli ultimi otto anni scolastici”.
In pratica, si porterebbero da due ad una sola le annualità di servizio (leggere 180 giorni) presso una scuola pubblica, per poter partecipare al concorso riservato, sempre se in presenza del titolo di accesso all’insegnamento nella scuola dell’infanzia e primaria.
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