Mentre il ministero dell’Istruzione e i vari uffici territoriali predispongono tutto per le immissioni in ruolo 2022, così da portare in cattedra a settembre i docenti necessari, vediamo di fare dei chiarimenti sulla terminologia ricorrente. Cosa si intende per contingente scuola?
Il decreto ministeriale che disciplina le immissioni in ruolo, il 184 del 19 luglio, corredato da un allegato A e un allegato B (con il dettaglio delle procedure e dei posti disponibili), chiarisce che la colonna contingente dell’allegato B costituisce il numero massimo di assunzioni in ruolo effettuabili da parte di ciascun Ufficio Scolastico.
Di quanti posti parliamo per l’anno scolastico 2022-2023? Il ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) ha autorizzato 94.130 posti per le assunzioni a tempo indeterminato di personale docente per la scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di primo e secondo grado.
Il contingente viene calcolato dal ministero al termine delle operazioni di mobilità, sulla base di ciò che risulta dal sistema informatico e dunque in linea teorica tale contingente di assunzioni è definito in coerenza con il reale fabbisogno di personale. Il punto è che all’esistenza di posti vacanti e disponibili in una certa area del Paese o in una certa scuola non è detto che corrisponda un eguale numero di docenti disposti a ricoprire proprio quegli incarichi in quelle sedi. Ecco perché ogni anno, a fronte di un certo numero di posti autorizzati, vanno in porto metà (o poco più) di quelle promesse assunzioni.
A QUESTO LINK LA GUIDA DEL MI PER LA SCELTA DELLE SEDI
Come abbiamo chiarito più volte, metà delle assunzioni autorizzate andranno alle Gae, le graduatorie a esaurimento, e metà alle GM, le graduatorie di merito concorsuali.
A che punto siamo con le procedure finalizzate alle immissioni in ruolo?
Dopo la prima fase di assegnazione della provincia, prenderà il via la seconda fase relativa alla scelta della sede da parte dei docenti che sono stati individuati quali destinatari di immissione in ruolo. Nel corso della prima fase, sono stati convocati più aspiranti di quanti non siano i posti disponibili, al fine di procedere, in caso di non saturazione (per effetto delle rinunce) del contingente, alle automatiche procedure di surroga mediante scorrimento delle relative graduatorie.