Gli assunti da Gps di prima fascia in questi giorni dovrebbero essere alle prese con la prova disciplinare di ratifica del proprio ruolo e che dovrebbe finalmente immetterli nella scuola con contratto a tempo indeterminato.
A stabilirlo è l’articolo 59 del DL 73/2021. Alla prova si potrà accedere solo “previa positiva valutazione del percorso annuale di formazione iniziale e prova”. Insomma, i docenti che fossero ritenuti idonei nell’anno di formazione e prova dovranno anche sostenere un ulteriore esame, e già questa cosa ha destato le contestazioni del mondo della scuola e dei sindacati, ma si tratta di una criticità alla quale se ne aggiunge un’altra: l’organizzazione della prova sta creando non pochi problemi di tempistica e le date d’esame, che avrebbero dovuto essere fissate non oltre il termine di luglio, sembrano slittare, tra commissioni ancora non costituite e calendari da pubblicare.
La sigla sindacale Flc Cgil, sul tema fa notare che lo slittamento ad agosto di alcune prove violerebbe quanto previsto dalla norma (DM 242 del 30 luglio 2021) che prevede luglio come termine ultimo per la realizzazione di questi esami conclusivi.
Una problematica già nota da tempo, quella relativa alla prova disciplinare per le immissioni in ruolo da Gps di prima fascia, tanto che anche la Cisl scuola si era espressa con preoccupazione sui ritardi della prova stessa. Il problema nascerebbe anche dal fatto che il numero degli aspiranti è piuttosto elevato e che la convocazione dei candidati da parte dell’USR responsabile della procedura dovrà essere effettuata almeno dieci giorni prima dello svolgimento della prova.
La richiesta sindacale della prova telematica
Ma insieme alla questione delle tempistiche, ultimamente torna a fare paura il Coronavirus. Flc Cgil in proposito chiede che, in considerazione della crescita dei contagi da Covid-19 nelle ultime settimane, il ministero provveda alla predisposizione della prova in modalità telematica.