Continua il dibattito parlamentare sui possibili emendamenti al Dl Sostegni bis, nell’ottica di allargare le maglie e creare le condizioni per una stabilizzazione dei precari più ampia e per ridurre l’impatto delle 112mila cattedre vacanti stimate per settembre, cui si potrebbe far fronte con un contingente di 70mila docenti, a patto che si lavorasse ad abbassare la soglia degli anni di servizio richiesti per poter essere reclutati dalla prima fascia di Gps.
“In particolar modo, si vorrebbe eliminare del tutto il requisito dei tre anni di servizio per i docenti di sostegno, nei cui confronti sarebbe stata proposta l’ipotesi di una graduatoria regionale per coloro che entro il 31 luglio prossimo dovessero ottenere la specializzazione”. A dirlo, l’avvocato di legislazione scolastica Dino Caudullo nel corso della diretta della Tecnica della Scuola Live.
“Un vero e proprio fermento – spiega l’avvocato – attorno al reclutamento straordinario dalle Gps, poiché la procedura straordinaria (che prevede che sui posti residui, dopo le immissioni in ruolo, si possa fare riferimento ai candidati in prima fascia Gps con tre anni di servizio) è considerata un requisito troppo rigoroso, specie se si tiene conto della necessità di docenti specializzati sul sostegno“. In altre parole, la politica e il mondo sindacale spingono perché si faccia valere, sul sostegno, in via prioritaria, la specializzazione.
Dell’argomento ha riferito anche il nostro direttore Alessandro Giuliani, riportando le dichiarazioni dei principali esponenti politici. Tra essi, l’on. Vittoria Casa, presidente commissione Cultura Scienza e Istruzione alla Camera: “Lo scorso dicembre un emendamento a mia prima firma all’ultima legge di bilancio ha introdotto la possibilità, attraverso procedure semplificate, di immettere in ruolo tutti coloro che hanno un titolo di specializzazione. Oggi un intervento modificativo al Decreto Sostegni Bis apre la strada alla stessa procedura e ha l’appoggio trasversale di tutta la maggioranza”.
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