Le fasi per le prossime immissioni in ruolo sono ormai state espletate (tranne in Calabria dove tutto è da rifare), ma alcuni esclusi lamentano discriminazioni e avviano una iniziativa di petizione per sollevare la questione di quella che sembrerebbe una vera e propria ingiustizia.
Elenchi aggiuntivi e GPS I fascia
Sono diversi i docenti con più di tre anni di servizio sul sostegno e con l’acquisizione del titolo di specializzazione avvenuto successivamente al 6 agosto 2020. Costoro sono entrati da poco negli elenchi aggiuntivi di GPS I fascia, ma si trovano in coda rispetto ad aspiranti al ruolo senza nessun anno di servizio ma con il titolo di specializzazione acquisito prima del 6 agosto 2020 e quindi inseriti in I fascia GPS.
Quindi a parità di titolo, ma con punteggio inferiore o comunque senza nessuna esperienza di insegnamento sul sostegno, entreranno in ruolo dei docenti, mentre resteranno fuori dall’immissione in ruolo, perché accodati negli elenchi aggiuntivi, ma con più esperienza lavorativa. In buona sostanza la discriminazione lamentata sarebbe quella di avere conseguito il titolo qualche mese più tardi e non avere potuto aspirare al ruolo con le stesse regole.
Petizione di protesta avviata
I docenti con titolo di specializzazione di sostegno, inseriti negli elenchi aggiuntivi di I fascia nonostante abbiano diversi anni di servizio specifici sul sostegno, hanno avviato una petizione perchè per le immissioni in ruolo 2021/2022 sono stati preceduti da specializzati ma senza servizio sul sostegno, solo perché il titolo di specializzazione è stato acquisito prima e in alcuni casi anche all’estero come per esempio in Romania.
Posti sostegno molti al nord
C’è chi lamenta il fatto che in alcune province del nord sono rimasti non assegnati tantissimi posti di sostegno per esaurimento anche delle graduatorie di I fascia GPS e i relativi elenchi aggiuntivi, mentre al sud i pochi posti destinati al ruolo sono andati quasi tutti alle graduatorie di merito senza coinvolgere gli aspiranti di I fascia GPS. Eppure degli oltre 80 mila posti in deroga sul sostegno, che ogni anno vengono concessi per le assegnazioni provvisorie, la maggiore parte sono posti di sostegno che si trovano proprio al sud Italia. Ecco che c’è la lamentela, rivolta al Ministero dell’Istruzione, che questi posti in deroga non vengano mutati in posti in organico di diritto. Se tali posti in deroga fossero stati mutati in organico di diritto, allora anche al sud ci sarebbero stati molti inserimenti in ruolo da I fascia GPS e elenchi aggiuntivi.