Immissioni in ruolo da I fascia Gps, come si svolgeranno

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March 15, 2025

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A giorni si concluderà la procedura ordinaria di immissioni in ruolo, con il reclutamento dei candidati inseriti in posizione utile nelle GM 2016, 2018, 2020 e STEM, nonché di quelli inseriti nelle Gae, e sarà finalmente il momento del reclutamento dalla I fascia delle Gps.

Un nuovo canale di reclutamento

Introdotte lo scorso anno, le Gps rappresentano una novità nel panorama del sistema di reclutamento del personale scolastico, inizialmente limitate al conferimento degli incarichi di supplenza annuale e fino al termine delle attività didattiche ed oggi, grazie al decreto sostegni bis, utili anche ai fini dell’immissione in ruolo.

I requisiti per l’immissione in ruolo da Gps

Il decreto sostegni bis convertito in legge 106/2021, prevede i seguenti requisiti per il reclutamento a tempo indeterminato da Gps:
Posto comune – Inserimento in I fascia e requisito di servizio di almeno 3 annualità su posto comune nella scuola statale negli ultimi dieci anni (vale anche l’anno in corso).
Posto di sostegno – Inserimento in I fascia e possesso del titolo di specializzazione (non è richiesto il requisito di servizio)

Reclutamento su domanda tramite Istanze On line

Il personale in possesso dei requisiti potrà partecipare alla procedura inoltrando domanda tramite l’apposita applicazione presente su Istanze On line, dichiarando le classi di concorso o tipologie di posto per le quali intende partecipare e l’ordine di preferenza delle istituzioni scolastiche distinto per classe di concorso e tipologia di posto.

La procedura che si svilupperà in due fasi

Sui posti residuati dopo le immissioni in ruolo ordinarie si procederà al conferimento delle nomine a tempo determinato agli aventi titolo; quindi durante l’a.s. 2021/2022 i docenti nominati svolgeranno il percorso annuale di formazione e prova.
La positiva valutazione del percorso di formazione e prova consentirà di affrontare la prova disciplinare finale, il cui superamento determinerà l’assunzione a tempo indeterminato.
Il giudizio negativo in esito alla prova disciplinare comporterà la decadenza dalla procedura, con impossibilità di trasformazione a tempo indeterminato del contratto, ed il servizio prestato sarà valutato quale incarico a tempo determinato.