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Immissioni in ruolo docenti 2019, ecco il decreto Miur

È stato firmato questa mattina dal Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Marco Bussetti, il decreto che autorizza le immissioni in ruolo per l’anno scolastico 2019/2020 – di 53.627 docenti per la scuola dell’infanzia, la primaria, la secondaria di primo e secondo grado.

Il decreto del Ministro Bussetti è accompagnato dalle istruzioni operative per le nomine e dai prospetti con la ripartizione del contingente delle assunzioni a tempo indeterminato degli insegnanti. Seguendo lo schema proposto anche da Flc Cgil, riepiloghiamo i punti salienti.

Il Decreto Miur sulle immissioni in ruolo

Immissioni in ruolo 2019: ripartizione del contingente

Il contingente è ripartito, in ogni provincia, al 50% tra GAE e graduatorie di merito delle procedure concorsuali (Concorso 2016, Concorso straordinario per primaria e infanzia e Concorso 2018 per la scuola secondaria). Eventuali posti non assegnabili alle GAE (per esaurimento delle stesse) si aggiungono a quelli disponibili per i concorsi.
Dal concorso 2016 si assumono tutti i docenti inclusi in graduatoria compresi coloro che hanno raggiunto il punteggio minimo. I posti residuati per esaurimento del concorso 2016 sono assegnati alle GRM del concorso straordinario per la primaria e l’infanzia e alle GRME del concorso 2018 per la secondaria. Saranno utilizzabili le graduatorie di merito dei concorsi pubblicate entro il 31 agosto.

Recuperi di assunzioni non effettuabili

Qualora per qualche tipologia di posto/classe di concorso, non sia possibile effettuare tutte le assunzioni previste dal contingente, i posti residui (numericamente) possono essere utilizzati su altro insegnamento/classe di concorso per il quale il contingente sia inferiore ai posti disponibili, nel limite del contingente assegnato a ciascuna provincia.

Possibilità di opzione tra le diverse tipologie di assunzioni

Durante le operazioni di nomina è possibile optare tra le varie tipologie di assunzioni ed in particolare la rinuncia o l’accettazione di un posto di sostegno non preclude la successiva accettazione di posto comune, salvo per coloro che sono obbligati per il sostegno (ex DM 21/05).

Immissioni in ruolo: concorso 2018 GMRE

A seguito delle modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio il FIT è stato abolito pertanto i docenti che hanno partecipato al concorso 2018 (DDG 85/2018) e si trovano in posizione utile verranno ammessi direttamente al percorso annuale di formazione iniziale e prova e avranno un contratto a tempo indeterminato.

Assunzioni scuola 2019: effetti dell’accettazione o della rinuncia all’individuazione

Rinuncia: la rinuncia comporta la definitiva cancellazione da quella GRME senza ulteriori effetti.
Accettazione: i docenti che saranno avviati al percorso annuale di formazione iniziale e prova saranno cancellati da tutte le altre GRME, dalle GAE e dalle graduatorie di istituto solo in caso di valutazione finale positiva del percorso stesso, e quindi non all’atto della nomina. Non è prevista la cancellazione dalle graduatorie del concorso 2016.

I docenti nominati nell’a.s. 2018/2019 dal concorso 2018 (DDG 85/2018) potranno optare per una graduatoria di altra classe di concorso o tipologia di posto, se pubblicata in data successiva alla nomina precedentemente accettata.

Personale di ruolo individuato dalle GRME

Per il personale già di ruolo che abbia partecipato al concorso riservato agli abilitati e che sia individuato dalle GRME l’accettazione comporta la decadenza dal precedente impiego.

Concorso straordinario primaria e infanzia

Sulla base delle previsioni contenute nel DD 1546/2018, i docenti individuati per l’immissione in ruolo saranno cancellati dalle eventuali altre graduatorie del medesimo concorso, nonché dalle graduatorie d’istituto e dalle graduatorie ad esaurimento.

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