A seguito dell’incontro tra Ministero e Sindacati del 31 luglio scorso, il MIM ha pubblicato il D.M. n. 158 recante “Disposizioni concernenti le immissioni in ruolo del personale docente per l’anno scolastico 2024/2025”.
Il contingente autorizzato per le assunzioni a tempo indeterminato di personale docente per la scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di primo e secondo grado, da effettuarsi per l’anno scolastico 2024/25, è pari a n. 45.124 posti, come ripartiti nell’allegato B:
Il numero di posti su cui possono essere disposte le assunzioni a tempo indeterminato è assegnato per il 50% alle graduatorie dei concorsi per titoli ed esami attualmente vigenti e, per il restante 50%, alle graduatorie ad esaurimento.
Le operazioni di individuazione dei destinatari dell’assunzione a tempo indeterminato sono effettuate tramite procedure informatizzate. Gli esiti dell’individuazione sono comunicati a cura dell’Ufficio Scolastico Regionale ai docenti e alle scuole interessate; degli esiti dell’individuazione viene altresì data pubblicazione da parte degli Uffici all’albo on line, indicando per ciascun aspirante la sede assegnata.
L’avente titolo all’immissione in ruolo assume servizio nella sede assegnata al fine dello svolgimento del periodo di formazione e prova. Il docente tenuto allo svolgimento dell’anno di prova non può accettare il conferimento di nomine a tempo determinato.
Oltre all’allegato B, il decreto è corredato anche dall’allegato A contenente indicazioni operative per le nomine.
“Sono autorizzate 45.124 immissioni che rappresentano il 70% dei posti vacanti e disponibili quantificati dallo stesso ministero, al termine delle operazioni di mobilità, in 64.156.
Si tratta di una scelta dannosa, operata per consentire di destinare posti già pienamente disponibili alle prossime procedure concorsuali, ma che rappresenta una beffa per tutti i docenti che hanno partecipato a concorsi ordinari negli ultimi otto anni, superando tutte le prove, e si trovano ancora in attesa della meritata immissione in ruolo.
Ancora più paradossale alla luce dei ritardi con cui si stanno svolgendo le prove orali delle procedure in corso, di cui l’esecutivo è assolutamente consapevole, tant’è vero che è stata approvata una apposita norma per consentire le assunzioni ben oltre l’avvio dell’anno scolastico.
La FLC CGIL giudica negativamente le politiche adottate in tema di reclutamento e si impegna a mettere in campo iniziative per contrastare scelte che impediscono di avere in cattedra docenti selezionati e preparati, per ragioni che nulla hanno a che fare con la qualità del sistema di istruzione”.
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