Si avvicina il momento delle immissioni in ruolo. I posti autorizzati dal Mef sono oltre 94mila, il 100% di quelli vacanti e disponibili, come abbiamo spiegato più volte. Ma dopo la pubblicazione dei posti per regione e per grado di scuola, quali saranno le prossime tappe burocratiche cui il docente dovrà far fronte per salire in cattedra a settembre con un contratto a tempo indeterminato? Ne parliamo nel prossimo appuntamento di Tecnica risponde LIVE, giovedì 21 luglio, ore 16:30. A supportare i docenti e a chiarire i loro dubbi saranno i nostri esperti di normativa scolastica e di reclutamento, Lucio Ficara e Manuela Pascarella (Flc Cgil).
I disponibili per le immissioni in ruolo saranno suddivisi al 50% tra GAE e GM dei concorsi.
Tra i concorsi la normativa vigente prevede questa ripartizione:
I posti disponibili per le immissioni in ruolo saranno suddivisi al 50% tra GAE e GM dei concorsi.
Tra i concorsi la normativa vigente prevede questa ripartizione:
I posti riservati alla procedura dello straordinario bis saranno accantonati e resi indisponibili per le operazioni di nomina in ruolo, in quanto destinati alle assunzioni a tempo determinato degli aspiranti inseriti nelle graduatorie dello specifico concorso.
Una volta completate le immissioni in ruolo ordinarie, prima delle nomine a tempo determinato, i posti di sostegno ancora vacanti e disponibili saranno assegnati ai docenti iscritti nella prima fascia delle GPS sostegno. L’incarico è a tempo determinato con termine 31 agosto 2023 e dopo il periodo di formazione e prova e la prova disciplinare sarà trasformato in tempo indeterminato con retrodatazione giuridica al 1 settembre 2022.
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