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Immissioni in ruolo e i problemi che non ha affrontato Bussetti

Ieri il Ministro Bussetti ha incontrato i Direttori Scolastici Regionali per l’avvio dell’anno scolastico 2019/20.

Ovviamente va tutto bene Madama la marchesa. Io non so cosa abbia detto ai burocrati regionali, il Ministro leghista, so invece quanti e quali sono i problemi che Bussetti non ha affrontato o ha affrontato male per un avvio regolare dell’anno scolastico prossimo venturo.

Il primo problema sono i posti che resteranno vacanti e quindi il problema dei supplenti da nominare in quantità stratosferica.

Si scorrono le graduatorie di istituto e si arriva alle Mad e ci si ritrova spesso con gente che non ha mai messo piede in un’aula, denuncia un DS di Casalecchio Bologna. Come avrebbe dovuto affrontarlo Sig Ministro questo problema?

Lei è alla Minerva dal maggio 2018 non da ieri, e non è un novellino in quanto proviene  più che dalle aule scolastiche dalla burocrazia scolastica.

Ebbene avrebbe dovuto chiedere a gran forza di investire sugli organici, procedere a una  ridefinizione di un unico organico, quello reale, abolendo la fittizia distinzione tra organico di diritto e organico di fatto.

Dopo avrebbe dovuto studiare con i suoi tecnici un piano straordinario di stabilizzazione del personale docente della scuola, svuotando le graduatorie oggi esistenti finalizzate alle immissioni in ruolo: la G.M. del concorso bandito nel 2016, le GAE aggiornate quest’anno, la GRM del 2018 per la scuola secondaria di primo e secondo grado, la GRM 2019 per la scuola dell’infanzia e primaria.

Inoltre Ministro lei, a domanda degli aspiranti, avrebbe potuto ottimizzare le immissioni  in ruolo, prevedendo la possibilità  per i docenti di cui alle 4 precedenti graduatorie di spostarsi sul territorio da una regione o provincia all’altra per poter stabilizzare il rapporto di lavoro.

Tutto questo non c’è stato e non ci sarà. Tutto questo non l’ha fatto e non lo farà.
Lei non é riuscito neppure a garantire che i posti vacanti accertati dopo il 29 maggio per pensionamento Quota 100, fossero disponibili per le immissioni in ruolo, aggravando lei stesso la supplentite, poteva farlo, ma non l’ha fatto.

Ora ci sono tanti supplenti da nominare su tanti posti vacanti e l’anno si avvierà in modo precario con un  danno per studenti e docenti.
Lei questa situazione l’ha creata ovvero non ha saputa gestirla, ora la usa per giustificare con una decretazione d’urgenza provvedimenti concordati con i sindacati sul precariato docente  e propone il vecchio sistema delle sanatorie per abilitazioni e immissioni in ruolo. Complimenti.

Libero Tassella

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