Il previsto incontro per oggi 5 agosto tra Miur e sindacati è stato infatti spostato a giovedì 7 agosto.
Ancora qualche giorno di attesa, dunque, bisogna saper aspettare.
Partiamo dai numeri (incrociando le dita e Mef permettendo): sono 33.380 i posti 15.439 saranno sui posti comuni, 13.342 sul sostegno e 4599 per il personale A.T.A.
Buone notizie anche per il sostegno: ricordiamo che il decreto legge dell’ex ministro Maria Chiara Carrozza aveva previsto nel 2013 un piano triennale di assunzioni pari a complessivi 26.684 posti così ripartiti che dovevano ripartirsi in tre anni: la prima ha riguardato l’anno scorso 4.447 insegnanti; la seconda immetterà in ruolo quest’anno altri 13.342 docenti; la terza ed ultima tranche riguarderà 8.895 insegnanti di sostegno a partire dal primo settembre 2015.Grazie al passaggio dall’organico di diritto a quello di fatto, sarà però possibile un incremento di 3009 posti: lo ribadiamo, sarà possibile, ma non certo.
I sindacati e altre associazioni chiedono naturalmente a gran voce l’assunzione su tutti i posti vacanti, ma questo è destinato a rimanere un miraggio. Certo è che, malgrado si brindi al bicchiere mezzo pieno, si tratta di numeri (pari al solo turnover) molto inferiori alle effettive disponibilità di posti: in particolare per i docenti su posto comune sono circa il 58%, per i docenti di sostegno circa l’82% e per gli ATA circa il 35%. Resta il problema del Meridione che, purtroppo e come al solito, sarà largamente penalizzato a causa dei tagli agli organici per le perequazioni con il Nord: il che spiega il massiccio esodo dei docenti meridionali verso le più ricche plaghe settentrionali.
E andiamo alla tempistica. Oggi dovrebbe essere definita la ripartizione effettiva dei docenti per ordine di scuola e per tipologia di posto e pubblicato poi il Decreto con le istruzioni operative Tra il 5 ed l’8 di agosto dovrebbe essere pubblicata dunque la normativa riguardante le immissioni in ruolo per l’a.s. 2014/15.
Ricordiamo che prima delle immissioni in ruolo devono essere espletate le operazioni di mobilità annuale, ovvero le utilizzazioni e assegnazioni provvisorie. Il Miur non destina mai alle immissioni in ruolo tutti i posti rimasti vacanti dopo le operazioni di mobilità, ma su questi stabilisce l’aliquota da attribuire per le assunzioni a tempo indeterminato per ogni ordine di scuola.
Con apposita circolare il Miur comunica agli Uffici Scolastici regionali la ripartizione per ciascuna provincia – rispettivamente, per la scuola dell’infanzia, per la scuola primaria, per la scuola secondaria di primo e secondo grado, per il sostegno e per il personale educativo – del numero massimo di assunzioni da effettuare.
E qui viene il bello della situazione attuale. I tagli hanno determinato parecchi casi di soprannumerarietà e quindi il numero dei posti per le immissioni potrà essere decurtato per consentire la ricollocazione dei docenti in esubero, emersi con la definizione degli organici di fatto. La coperta, come si suol dire, è corta e se perdono posto i docenti di ruolo…
I tempi sono strettissimi proprio perché bisogna procedere ad un corretto inizio dell’anno scolastico. E’ iniziato il count down, meno male che agosto è lungo.
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