Le immissioni in ruolo 2020 per i docenti sono adesso al centro dell’attenzione. Assunzione dei nuovi docenti che quest’anno prevede anche la call veloce, uno strumento che potrebbe agevolare molti precari.
Partiamo dalla richiesta di assunzione in ruolo dei docenti da parte del Ministero dell’Istruzione: Lucia Azzolina ha chiesto al MEF per il prossimo anno scolastico 80 mila nuove immissioni in ruolo. Tuttavia, come scritto in precedenza, è probabile che alla fine le assunzioni di docenti per il 2020/2021 saranno inferiori. Ne è convinto anche l’ex Ministro Fioramonti.
In attesa di capire quante assunzioni docenti realmente si effettueranno, proviamo a ricapitolare come funzionerà il meccanismo:
Partiamo col dire che le immissioni in ruolo saranno così suddivise:
I docenti immessi in ruolo da concorso ordinario 2016 o da concorsi straordinari 2018 che sono inseriti in graduatorie ad esaurimento regionali o sono accordati a tali graduatorie (per quanto riguarda gli idonei del concorso 2016) devono preventivamente scegliere la provincia per l’immissione in ruolo.
I vincitori del concorso straordinario scuola secondaria avranno retrodatazione giuridica del contratto, pur prendendo servizio effettivamente diverse settimane dopo, forse anche fine anno.
La scelta delle sedi sarà effettuata prima da concorso e poi dalle Gae sempre nella misura del 50% per ciascuna graduatoria.
I docenti beneficiari della legge 104/92 avranno la precedenza nella scelta della sede.
I docenti neoimmessi in ruolo dopo la proposta di nomina e la scelta della sede, prenderanno servizio il primo settembre con la contestuale sottoscrizione del contratto a tempo indeterminato con il DS della scuola di titolarità.
In quest’occasione gli insegnanti assunti in ruolo potranno chiedere il part time (comma 13 art.39 CCNL) o l’aspettativa della durata di un anno per realizzare o continuare una diversa attività lavorativa (comma 3 art 18 CCNL)
Un aspetto molto importante che riguarda le assunzioni in ruolo dei docenti è contenuto nel decreto legge 126 del 2019 convertito in legge 159/2019: i docenti neoassunti non potranno chiedere nei prossimi 5 anni il trasferimento, l’assegnazione provvisoria, l’utilizzazione, la temporanea trasformazione del contratto da tempo indeterminato a tempo determinato per la durata di un anno per altro ordine e grado di scuola o per altra classe di concorsi come previsto dall’art.36 CCNL.
La novità per quest’anno è la call veloce: se al termine delle immissioni in ruolo dovessero restare altri posti vuoti, ovvero dove ci saranno provincie con graduatorie esaurite ma ci saranno ancora posti da assegnare, si effettueranno le operazioni di chiamata veloce.
Possono richiedere l’assunzione in ruolo tramite call veloce:
Tale disponibilità dei posti vengono rese pubbliche sui siti internet dei rispettivi uffici scolastici, in maniera da consentire la presentazione delle istanze da parte degli interessati.
Queste operazioni devono essere improrogabilmente concluse entro il 15 settembre.
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