Arriva dal sindacato Gilda degli insegnanti l’attacco al Ministero dell’Istruzione a proposito delle immissioni in ruolo: “a causa delle mancanze del ministero dell’Istruzione, i docenti immessi in ruolo in questi primi giorni di settembre dovranno aspettare l’anno scolastico 2021/22 per prendere servizio”.
Secondo il sindacato guidato da Rino Di Meglio, “il decreto scuola approvato il 6 giugno scorso prevedeva la possibilità di procedere con le nomine in ruolo spostando il termine dal 31 agosto al 20 settembre. Peccato, però, che a viale Trastevere abbiano dimenticato di emanare l’ordinanza con cui, secondo l’articolo 2 comma 1 lettera b del decreto, si sarebbe resa effettiva tale deroga”.
Cosa succede adesso? “In conseguenza di ciò, diversi Uffici scolastici regionali non possono assegnare le sedi agli insegnanti immessi in ruolo in questi giorni, le cui nomine avranno soltanto effetto giuridico a partire dal 1 settembre 2020, ed economico dal 1 settembre 2021”, prosegue il sindacato.
“Tutti i posti che, dunque, risulteranno vacanti verranno coperti con incarichi a tempo determinato. E la ‘supplentite’ continua”, conclude la Gilda.
Call veloce, è flop: i docenti preferiscono restare precari nella loro provincia