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Immissioni in ruolo, il decreto con la ripartizione

Il provvedimento fa riferimento anche a una tabella (pubblicata nella rete intranet del Ministero, e consultabile da “Approfondimenti” cliccando su Tabella dettagli), che indica la suddivisione per classi di concorso nelle scuole secondarie.
Le assunzioni saranno effettuate attingendo gli aspiranti al 50% dalle graduatorie del concorso ordinario e , per il restante 50% ,dalle graduatorie permanenti.
In sede di assegnazione dei posti bisognerà tenere conto delle assunzioni destinate agli invalidi civili e alle categorie protette che, in ogni caso, non potranno eccedere il 50% dei posti assegnati per le immissioni in ruolo. Fermo restando che, per disporre le assunzioni dei riservisti, è necessario che la quota loro riservata non sia satura. Vale a dire, che il 7% dell’organico non sia già stato coperto con assunioni di invalidi civili e che l’1% destinato agli orfani per lavoro risulti ancora vacante. In caso contrario le riserve non scatteranno e tutti i posti saranno assegnati per merito.
I neo immessi in ruolo non potranno chiedere il trasferimento interprovinciale per almeno 3 anni
E dovranno sostenere l’anno di prova e il periodo di formazione, al termine del quale discuteranno una testi davanti al comitato di valutazione della scuola di servizio e, in caso di esito positivo, otterranno la conferma in ruolo.
Adalberto Reggiani

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