Gli uffici scolastici regionali sono alle prese con le procedure di assunzioni del personale docente. Un duro lavoro che ha costretto gli impiegati dei vari settori della pubblica amministrazione a lavorare anche di notte e nei festivi.
Non mancano però le anomalie nella gestione delle immission in ruolo. Come accade in Sicilia, così come si legge sulla testata online locale Meridionews
Un centinaio di docenti, tra quelli vincitori del concorso docenti per l’Infanzia nel 2016, parlano di presunti errori nelle assunzioni. L’Ufficio scolastico regionale avrebbe valutato in maniera errata i titoli in possesso dei singoli docenti (sarebbero 49 quelle su cui pendono dei dubbi).
Dopo la pubblicazione delle graduatorie di merito effettuata nel mese scorso, i primi di agosto, i docenti sono stati convocati per avere comunicazione sulle sedi disponibili nei vari ambiti regionali. Giovedì scorso, invece, è avvenuta un’altra convocazione dopo le rinunce di alcuni che hanno permesso lo scorrimento della graduatoria. Ed è qui che, secondo quanto riportato dal comitato, sarebbero state commesse diverse irregolarità.
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“Entrambe le convocazioni – spiega a Meridionews, la docente Serafina Ignoto – sono avvenute tenendo in considerazione una graduatoria piena di errori. Lo abbiamo scoperto dopo uno scrupoloso controllo. Molti docenti hanno denunciato via Pec l’errata attribuzione del punteggio senza però ricevere alcuna risposta”.
Secondo Ignoto, ci sarebbero stati casi in cui agli insegnanti sono stati valutati titoli non previsti dal bando ottenendo punteggi più alti.
“C’è chi – prosegue la docente – resosi conto dell’errore ha scelto di autodenunciarsi, altri invece hanno tratto benefici dal mancato controllo dei titoli. Nonostante i reclami, in molti casi, l’Ufficio scolastico regionale non ha provveduto a sanare gli errori, lasciando inalterati punteggi e le relative posizioni errate in graduatoria”
“Un simile andazzo è inaccettabile, finora abbiamo avuto solo risposte confuse e contraddittorie”.
Il coordinamento regionale punta il dito anche contro il modus operandi con il quale sono state gestite le convocazioni. “Il 17 luglio non sono stati assegnati tutti i 49 posti disponibili ma invece di procedere a una nuova convocazione – denuncia l’insegnante – l’Ufficio ha contattato telefonicamente i singoli docenti. Una procedura che è inammissibile”.
“Visto che tutto si è basato con una graduatoria errata, adesso si rischia la revoca dell’incarico qualora il dirigente scolastico richieda la certificazione completa dei titoli che hanno definito il punteggio finale – conclude Ignoto –. E il docente rischia anche una denuncia per falsa dichiarazione”.
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