Salve, sono un docente di ruolo, da tempo. Ho attraversato diverse riforme e trasformazioni scolastiche. Non ho più l’età per avere i nonni, ma loro saggezza ha caratterizzato gran parte del mio percorso di vita e lavorativo. E tutt’ora mi accompagna. Dove voglio arrivare? Aspettate, non correte.
Di recente, ho notato che c’è stata una netta, ulteriore, spaccatura in seno alla classe docente. Da un lato, i precari storici, che chiedono la garanzia futura del ruolo e la conservazione dell’organico di fatto per poter continuare a lavorare; dall’altro, i neoimmessi in fase B e C, che vogliono accaparrarsi questi posti per poter tornare nelle proprie province. Mi è stato chiesto: “Cosa ne pensi?”. La mia risposta è stata: “Lacrime di coccodrillo”, mutuando un’affermazione che usavano spesso i miei nonni per sottolineare un pianto seguente ad un problema che io stesso avevo creato.
Già, perchè i neoimmessi erano a conoscenza del vincolo triennale relativo alle assegnazioni provvisorie: era tutto scritto, chiaramente. Per cui, STOP PIAGNISTEI.
Perchè ora reclamare posti che sottrarrebbero lavoro a tantissime famiglie, senza pietà? Dicono di essere 8.500, secondo un volantino che ho letto pochi giorni fa: 8.500 lontani da casa MA PER SCELTA e tuttavia CON UN LAVORO. Di contro, i 45.000 residuali resterebbero SENZA LAVORO, beffati dall’ennesimo cambiamento delle carte in tavola. Una vera INGIUSTIZIA.
Supponiamo che tutti i docenti siano sposati e che la famiglia-media sia composta da 3 persone. Da un lato, avremmo 25.500 persone che possono usufruire di uno stipendio pur con delle distanze geografiche da coprire, dall’altro 135.000 persone senza possibilità di sostenersi, BUTTATI IN MEZZO AD UNA STRADA. E POI DICIAMO LA VERITA’: QUANTI DOCENTI RESTEREBBERO REALMENTE FUORI PROVINCIA? Chi ha i requisiti può chiedere l’assegnazione provvisoria.
Leggo, poi, di improbabili trasformazioni dell’organico di fatto in organico dell’autonomia o, addirittura, di trasformazioni dell’organico di fatto del Sud in organico dell’autonomia e dell’organico dell’autonomia del Nord in organico di fatto, COME SE UN TIZIO DI MESSINA CHE NON HA PRESENTATO DOMANDA DI ASSUNZIONE FOSSE POI DISPONIBILE PER UN INCARICO ANNUALE A BELLUNO! SIATE COERENTI, PER FAVORE.
Analogo discorso riguarda l’organico dell’autonomia in generale: i posti che si liberano per il turn-over spettano, secondo la L.107, alle gm e alle GaE, nella misura del 50-50, fatto salvo i posti legittimamente
La libertà di azione di X finisce nel momento in cui invade il diritto al lavoro di Y!
Era ed è tutto chiaro dalla legge. Verba volant, scripta manent.
BASTAVA LEGGERE. W LA COERENZA.
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