Sulle assunzioni a tempo indeterminato dei docenti precari collocati nelle Graduatorie ad esaurimento proponiamo un contributo dell’avvocato Francesco Orecchioni, esperto di normativa scolastica.
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In questi giorni, tantissimi docenti (in particolare i diplomati magistrali), inseriti con riserva nelle GAE, si chiedono cosa fare in caso di proposta di assunzione in ruolo.
Trattandosi di assunzione “con riserva”, quindi in presenza dell’apposizione di una clausola risolutiva espressa, non si trattadi un’assunzione a pieno titolo, ma di un’assunzione destinata con ogni probabilità ad essere successivamente revocata.
Si aggiunga che con Nota M.P.I. n. 24335 dell’11 agosto 2020 (“Precisazione in merito alle istruzioni operative finalizzate alle immissioni in ruolo del personale docente per l’anno scolastico 2020/2021 (Allegato A) si è affermato che la regola per cui l’immissione in ruolo comporta la decadenza da ogni graduatoria si applica anche nei confronti del personale iscritto con riserva nelle graduatorie utili ai fini dell’immissione in ruolo e, pertanto, anche nei confronti del personale in possesso di diploma magistrale.
Da ciò, l’incertezza tra tanti docenti, incertezza che sta portando in molti casi a rinunciare alla nomina in ruolo.
Il mio consiglio, in linea di massima, è di accettare la nomina in ruolo.
Vediamo perché. Di seguito alcune FAQ.
E’ vero che se accetto la nomina, vengo depennato da tutte le graduatorie?
L’art. 399, comma 3 bis, del D.Lgs. n. 297/1994, prevede il depennamento dopo la conferma in ruolo, non dopo l’accettazione della nomina.
La conferma in ruolo avviene dopo il superamento dell’anno di prova. Pertanto, se nel frattempo giunge la sentenza di merito, non si conclude l’anno di prova e non si procede ad alcun depennamento.
Cosa succede se la sentenza di merito (negativa) giunge durante l’anno scolastico? Perdo il lavoro?
E’ quasi impossibile.
Il decreto legge n.126/2019 prevede che se la sentenza viene notificata dopo il ventesimo giorno dall’inizio delle lezioni (in pratica ai primi di ottobre), il contratto viene trasformato in contratto a tempo determinato fino al 30 giugno.
Dunque, a meno che l’udienza non si sia già tenuta o sia stata fissata ai primi di settembre, è quasi impossibile che si perda il lavoro.
E’ vero che sarò depennato anche dalle GPS?
L’art. 16, comma 3 dell’O.M. n. 60/2020 (per intenderci quella sulle GPS), prevede espressamente che “i soggetti immessi in ruolo con riserva possono fare domanda di inclusione nelle corrispettive GPS. L’inclusione diviene effettiva all’esito del relativo contenzioso, qualora lo stesso porti alla risoluzione del contratto a tempo indeterminato”.
Dunque, una volta risolto il contratto di lavoro a tempo indeterminato, non solo non vengo depennato, ma ho diritto all’inclusione a pieno titolo nelle GPS.
Cosa succede se rinuncio alla nomina in ruolo?
Alla rinuncia alla nomina in ruolo consegue il depennamento dalle GAE, senza attendere neppure la sentenza di merito.
Con molte probabilità sarà difficile ottenere una supplenza annuale nel corso dell’anno.
Perché il Ministero ha invece affermato che gli immessi in ruolo con riserva devono essere depennati da tutte le graduatorie?
Trattasi a mio parere di un’interpretazione frettolosa della normativa in questione, interpretazione che non tiene conto di quanto previsto dalla stessa Ordinanza Ministeriale n. 60/2020. In ogni caso, a tutto voler concedere, l’eventuale depennamento dopo la conferma in ruolo- una volta si sia provveduto alla risoluzione del contratto- dovrebbe essere revocato, con conseguente inserimento nelle GPS, come previsto dall’O.M. citata.
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