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Immissioni in ruolo, primeggiano Lombardia, Lazio e Campania. Alti numeri anche alle Medie

Sono la Lombardia, il Lazio e la Campania le regioni che entro fine mese vedranno assunti in ruolo la fetta più consistente di docenti in lista di attesa. Il dato si evince dalle tabelle consegnate il 7 agosto ai sindacati e pubblicate a fine incontro da questi ultimi.
Il dato che balza agli occhi è che in alcune regioni il numero di posti vacanti risulta decisamente maggiore che in altre: rispetto alle oltre 21mila assunzioni complessive, nella sola Lombardia verranno assunti ben 3.158 nuovi insegnanti. Alto anche il contingente assegnato al Lazio (2.404) e alla Campania (2.253). Ben’altre entità numeriche vengono riservate a regioni come Molise, dove verranno sottoscritti appena 118 contratti a tempo indeterminato, e Basilicata (182).
Un’altra sproporzione, che emerge sempre da queste prime comunicazioni numeriche messe a disposizione dal Miur, è quella riguardante la tipologia di scuola dove sono destinati i neo-assunti. Se all’infanzia e alla primaria entreranno rispettivamente in ruolo solo 1.493 e 3.718 maestri, alle medie il numero sarà decisamente più alto: viale Trastevere, sempre sulla base delle vacanze dei posti, dopo aver aggiunto e decurtato le quote a seguito dei pensionamenti e della mobilità, ha stabilito che alle medie saranno assunti ben 8.245 nuovi docenti. Intermedio il numero di immissioni in ruolo da attuare alle superiori (5.416).
E non è un caso se il raggruppamento più grande di assunzioni, oltre mille a regione, si attuerà per i docenti che operano negli istituti secondari di primo grado di Lombardia, Lazio e Campania.
Il quadro non cambia per le immissioni in ruolo sul sostegno: stavolta a prendersi la “palma” della regione più prodiga di posti da assegnare sarà il Lazio, con 280 assunzioni previste. Seguono però sempre la Lombardia, con 276, e la Campania, con 190. Chiude, anche stavolta, il Molise con appena 7 posti. Decisamente basso anche il numero assegnato all’Umbria (29 posti), alla Basilicata (30), al Friuli Venezia Giulia (37), alle Marche (40) e alla Sardegna (50).
Andando a fare un primo riscontro sulle macro-aree si scopre che a penalizzare il Sud sono state il Molise e la Basilicata (rispettivamente con appena 117 e 182 assunzioni complessive ciascuna) l’Abruzzo (solo 482), la Sardegna (500) ed in parte la Calabria (915). Si sono “difese” abbastanza bene, invece, la Sicilia (1.300 immissioni in ruolo programmate) e la Puglia (1.376). Come già detto, figura poi sopra la media il numero di prossimi assunti in Campania: ben 2.253 totali (di cui però solo 170 alla primaria e 196 all’infanzia).
Per avere un quadro più dettagliato sulle assunzioni, bisognerà attendere (probabilmente pochi giorni, forse appena qualche ora) che venga divulgata la suddivisione per le tante classi di concorso presenti alle medie e (soprattutto) alle superiori.
Alessandro Giuliani

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