Un Marco Bussetti tutto tondo dopo l’intervista rilasciata al quotidiano Il Messaggero. Infatti, il Ministro dell’Istruzione ha parlato del decreto salva precari che sarà presentato in settimana al Consiglio dei Ministri.
Fra le varie indicazioni, Bussetti però ha anche evidenziato che le graduatorie di merito del concorso docenti 2016 sono prorogate di un ulteriore anno: “Saranno assunti quanto prima anche i vincitori dei vecchi concorsi, perché continueremo a scorrere le graduatorie. Per questo, nello schema di decreto ho fatto inserite una norma che ne proroga la validità di un altro anno”.
Tale prolungamento si aggiunge a quello già previsto dalla legge di bilancio 2018: “Le graduatorie del concorso di cui all’articolo 1, comma 114, della legge 13 luglio 2015, n. 107, conservano la loro validità per un ulteriore anno, successivo al triennio di cui all’articolo 400, comma 01, secondo periodo, del testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado, di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297“.
Inoltre, “sino al termine di validità, le graduatorie di tutti i gradi di istruzione e di tutte le tipologie di posto sono utili per le immissioni in ruolo anche in deroga al limite percentuale di cui all’articolo 400, comma 15, del testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado, di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, limitatamente a coloro che hanno raggiunto il punteggio minimo previsto dal bando, fermo restando il diritto all’immissione in ruolo per i vincitori del concorso“.
La proroga, ovviamente, è dettata dalla necessità di non penalizzare i vincitori di concorso, specie delle regioni del Sud, che non riescono ad entrare in ruolo. Lo scorso anno, infatti, ad esempio in Sicilia, per la scuola primaria sono state effettuate meno immissioni in ruolo del previsto, lasciando per un altro anno (o più) i vincitori parcheggiati i vincitori in graduatoria.
Risulta evidente che se le graduatorie di merito perdono di validità e contengono ancora numerosi vincitori che non riescono ad essere assunti per colpe non imputabili a loro, si verrebbe a creare una situazione tipica da contenzioso.
Di norma, le graduatorie di merito hanno validità triennale dall’anno successivo a quello di approvazione, ma con la proroga prevista dalla manovra 2018 e dal decreto salva precari, tale validità è diventata di fatto quinquennale.
Al momento, per quanto riguarda le immissioni in ruolo docenti 2019, abbiamo una panoramica generica dei posti disponibili rimasti in seguito alla mobilità docenti:
Il Miur ha presentato ai sindacati il tradizionale “allegato A” riguardante le istruzioni delle operazioni annuali relative alle “immissioni in ruolo”.
Queste le principali novità.
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