Didattica

Imparare ad imparare… per tutta la vita. Vantaggi della didattica metacognitiva

“Tanti studenti non sanno studiare”, “non hanno un metodo”, “non si pongono il problema di capire quello che leggono”. Ecc. ecc. La questione non è certo nuova e può essere riassunta in alcuni interrogativi cruciali: gli alunni nella scuola italiana imparano, oltre ai contenuti disciplinari (quando va bene), anche ad imparare? Conoscono un numero adeguato di strategie di studio e sanno come applicarle in modo flessibile in risposta alle esigenze cognitive poste dal compito? Conoscono i loro punti di forza e di debolezza sul piano dell’apprendimento? Sanno in cosa consiste l’apprendimento e come funzionano alcuni processi mentali fondamentali che lo sottendono (la memoria, l’attenzione, la motivazione, il ragionamento, la comprensione, ecc.)?.

La focalizzazione su quesiti come questi è alla base di quell’approccio che chiamiamo didattica metacognitiva. L’idea di fondo ha radici antiche: piuttosto che dover dipendere costantemente da qualcuno che ci regali o ci venda i pesci per mangiare, converrebbe imparare direttamente a pescare.

Questo metodo didattico punta a sviluppare competenze metacognitive negli alunni e si basa innanzitutto sullo sviluppo in loro di un “atteggiamento strategico”, basato sulla convinzione che il successo formativo non dipende dall’essere costitutivamente “bravi” o “intelligenti” o “preparati”, ma dal conoscere e saper applicare allo scopo determinate strategie di apprendimento (è questo, semmai, che “rende bravi”).

I quattro pilastri della didattica metacognitiva sono i seguenti: 1) occorre che gli studenti sappiano qualcosa su come funzionano gli aspetti fondamentali della mente che apprende; 2) che siano consapevoli dei loro punti di forza e delle loro criticità nell’apprendimento; 3) che conoscano un certo numero di strategie di apprendimento e di gestione elle sfide cognitive che vengono costantemente poste loro; 4) che siano consapevoli e sappiano gestire meglio le sfide emotive che sono collegate inevitabilmente al processo di apprendimento.

L’insegnante fa didattica metacognitiva mentre insegna la propria disciplina, qualunque essa sia, usando le mille e diversificate occasioni che gli si offrono per chiarire agli alunni questi aspetti così importanti, per la scuola del loro oggi e per la vita del loro domani.

Funziona? Il buon senso ci suggerisce di sì. Ma la conferma ci arriva dalle evidenze scientifiche riassunte in lavori chiamati “meta-analisi”, le quali ci dicono che la didattica metacognitiva è fra le metodologie a più alto impatto sull’apprendimento degli alunni. Sì che funziona.

Il Corso

Su questi argomenti il corso Metodologie didattiche attive e motivanti, in programma dal 5 luglio, a cura di Giovanni Morello.

Redazione

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