E’ un panorama negativo quello tracciato nel “VI Rapporto annuale su sicurezza, qualità e confort degli edifici scolastici”. Il documento è stato presentato a Roma nei giorni scorsi da “Cittadinanzattiva”, dal 1978 a fianco di cittadini e consumatori, nell’ambito della campagna “Impararesicuri 2008” e in vista della Giornata nazionale della sicurezza nelle scuole che, con la collaborazione del Dipartimento di Protezione Civile, si svolgerà in tutta Italia il prossimo 25 novembre.
L’indagine è stata compiuta su 132 scuole di ogni ordine e grado dislocate sull’intero territorio nazionale ed appartenenti in particolare nelle seguenti dodici regioni: Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Marche, Campania, Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Sardegna.
“Più della metà di questi edifici, per la precisione 69 – si legge nel Rapporto – si colloca in zone a rischio sismico, il 38% ha l’ingresso situato direttamente sulla strada, il 35% ha registrato episodi di vandalismo: tutti elementi che fanno da contorno ad una situazione generale di insicurezza”.
Insomma la situazione, che peggiora di anno in anno, non è per niente buona. Di quelli monitorati nessun istituto ottiene il massimo del punteggio. Addirittura 56 raggiungono appena la sufficienza, 24 l’insufficienza e 7 sono pessimi. Sconforta il dato che a vivere in istituti insicuri siano soprattutto gli alunni più piccoli (dei 7 istituti “pessimi” 6 sono scuole primarie).
Per quanto riguarda le aule “presentano crolli di intonaco in 1 caso su 5 e altri segni di fatiscenza nel 29% dei casi”. Delle palestre poi sarebbe meglio non parlarne proprio. “Ben il 39% delle scuole non ne ha – prosegue il Rapporto -. Per il restante 61%, la palestra è collocata in un locale spesso fatiscente, sporco e inadeguato allo svolgimento delle attività. La metà ha un impianto elettrico arretrato e nessuna norma antincendio; in molti casi mancano le porte antipanico, le attrezzature sportive sono danneggiate o addirittura non esistono affatto”.
Scarsa è anche la formazione del personale scolastico. “Una scuola su 4 non attua corsi sulla sicurezza del lavoro, il 17% non fa le prove di evacuazione, ben il 42% non fa corsi di primo soccorso né di prevenzione incendi e addirittura l’83% non ha svolto alcun corso sulla sicurezza elettrica”.
La proposta di “Cittadinanzattiva” al Governo è chiara: “continuità nei fondi per la messa in sicurezza delle scuole; completamento rapido dell’Anagrafe dell’edilizia scolastica; percorsi di formazione ed informazione al personale docente e non, e a studenti e genitori, in materia di salute e sicurezza; interventi immediati per evitare il sovraffollamento delle aule e garantire adeguata assistenza agli studenti disabili nel rispetto di quanto previsto dalla legge”.
Perché una scuola a norma di sicurezza è un diritto per studenti, docenti e personale tutto. Non deve essere solo un’utopia.