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Impennata dei casi di violenza scolastica in Grecia: nelle bande anche bambini delle scuole elementari

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Le cifre sono allarmanti : 1353 ragazzini – tutti minori – sono stati fermati dalla polizia nel solo mese di settembre per reati vari, una media impressionante di 45 arresti al giorno. Nel 2023, il numero dei furti perpetrati da giovanissimi non ancora maggiorenni è aumentato del 56% rispetto al 2022. E mancano ancora due mesi abbondanti alla fine dell’anno…

È quanto riporta Ta Nea, il più diffuso quotidiano greco, che si interroga sulle cause di questo fenomeno in forte crescita e che allarma la Grecia: furti, taglieggiamenti, aggressioni e pestaggi non si limitano più alle ore notturne e ai luoghi caldi della movida nelle grandi città, ma sono episodi che in modo inquietante si presentano sempre più spesso all’interno delle mura scolastiche e sul tragitto casa-scuola e ritorno.

Lo sconcerto è ancora maggiore se si pensa che – in base ai dati forniti da Tea Nea – nelle bande c’è posto anche per i bambini delle scuole elementari, di età compresa tra i 7 ei 12 anni. L’anno scorso ci sono stati complessivamente 320 arresti di ragazzini frequentanti le classi dalla prima alla sesta elementare.

La risposta del Governo greco? Per combattere la violenza e il bullismo all’interno degli istituti scolastici sarà creata una task force specializzata, come ha affermato in un’intervista alla stampa greca la vice ministra dell’Istruzione, della Religione e dello Sport Domna Mikhailidou.

Gli obiettivi della sua missione saranno molteplici: intanto si lavorerà sul versante pedagogico. Delle equipe specializzate si sposteranno di scuola in scuola per formare i docenti sulla conduzione di gruppi complessi e sulla gestione di situazioni di conflitto all’interno dei gruppi stessi. Inoltre, una cellula ministeriale specializzata sarà in costante contatto con le direzioni scolastiche per dispensare consigli in caso di richieste di aiuto che sarà possibile inoltrare su una apposita piattaforma dedicata.

Tra le altre cose, la vice ministra ha annunciato che a partire dal prossimo anno saranno accelerate le procedure per il reclutamento dei docenti che – secondo le stime del Governo – dovrebbero aumentare di oltre ventimila unità nel giro dei prossimi cinque anni.