Dopo le roventi polemiche di questa estate, continua, senza sosta e senza dubbi, il forte dissenso contro la legge di riforma scolastica.
Il presidente onorario della Corte di cassazione Ferdinando Imposimato, ospite dell’iniziativa del 10 settembre, organizzata dal Movimento 5 stelle a Viterbo, non ha remora nel definire la legge 107/2015 “una legge fatta con i piedi senza né capo né coda”.
Parole durissime quelle di Imposimato, che rincara la dose dicendo: “Ci sono diversi aspetti d’incostituzionalità e gravi lesioni dei diritti umani. A cominciare dal diritto allo studio che deve essere gratuito”.
Il giudice casertano sembra un fiume in piena e si dimostra veramente disgustato nei confronti di una legge di riforma scolastica che giudica “vergognosa”. Inoltre Imposimato rileva che la legge cosiddetta della Buona Scuola, lede l’articolo 33 della Costituzione. Infatti ricorda Imposimato che tale norma costituzionale “stabilisce che l’insegnamento è libero e indipendente e i privati possono istituire scuole senza oneri per lo stato”, mentre la legge varata nel luglio 2015 favorisce le scuole private danneggiando quella pubblica. L’ex magistrato campano parla anche di merito e valutazione dei docenti, sottolineando che “le valutazioni degli insegnanti si fanno in base a leggi, non spetta a un preside decidere”.
Infine Ferdinando Imposimato invita il pubblico presente all’iniziativa voluta dal Movimento 5 Stelle ad aderire a tutte le iniziative di contrasto contro questa nefanda riforma, pensando a Referendum con quesiti giusti, ricorsi al Tar, al Consiglio di stato e rilievi di incostituzionalità presentati alla Consulta. In buona sostanza la legge 107/2015 che tanta perplessità sta generando anche tra gli addetti ai lavori, bisogna dirlo senza timori reverenziali, avrà certamente un cammino attuativo pieno di insidie e ostacoli.
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