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Impossibile fare lezione se gli studenti hanno “atteggiamenti mafiosi e si fanno i cavoli loro”: parla il docente aggredito a Bari

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Non si è fatta attendere la replica del docenti di Diritto ed economia dell’Istituto Majorana di Bari, Vincenzo Amorese, che pochi giorni fa ha denunciato di essere stato picchiato a scuola da parte di due estranei che avevano fatto irruzione nell’edificio per vendicare una ragazza, alla quale il docente aveva messo una nota poiché troppo irrequieta. Dopo la sostanziale smentita della dirigente scolastica, secondo la quale il professore Amorese non sarebbe la vittima, visto che le ragazze gli avrebbero “raccontato che egli ha avuto un comportamento poco consono” nei loro confronti, è arrivato il commento finale del diretto interessato.

Un’utenza di quella “risma” non è ricettiva

Durante la trasmissione di Rai2, ‘Ore 14’, parlando degli studenti a cui faceva lezione, il professore ha dichiarato che “con un’utenza di quella ‘risma’ è impossibile calcare la mano più di tanto perché non sono ricettivi“.

Sempre i suoi alunni sarebbero inoltre in alto numero “abituati letteralmente a fare i cavoli loro”, ha detto il professore di Diritto ed economia.

Atteggiamenti delinquenziali

Secondo il docente quella dove è in servizio, l’istituto Maiorana di Bari, sarebbe “una scuola dove vige l’anarchia con atteggiamenti da parte degli alunni di tipo delinquenziale, di tipo mafioso“.

Il professore Amorese ha trovato anche il modo di commentare le accuse di atteggiamenti “non consoni” in classe, mosse sempre dalla dirigente scolastica.

È una versione che il docente respinge in modo categorico: “È la cosa più lontana dalla verità – ha detto il docente di Diritto – è impossibile immaginarla per un tipo come me, che sono stato solo due settimane in quella scuola avendo soltanto svolto il mio dovere“.

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