Le obiezioni fatte da ANP alla rilevazione delle impronte digitali per i presidi secondo me non colgono il nocciolo della questione. Sembra che i presidi non vogliano essere controllati o abbiano paura di essere controllati. Non è questo il punto.
I presidi svolgono più delle 36 ore canoniche e se c’è qualche mela marcia, non è giusto sparare nel mucchio, come spiega molto bene il collega Gianni Zen.
Io punterei su un altro aspetto, anche in risposta alla Bongiorno. Un rilevatore di impronte digitali costa in media quarantamila euro.
Poiché il fenomeno dell’assenteismo non riguarda la scuola ma altri settori della pubblica amministrazione, come sanno bene il Ministro dell’Istruzione e i suoi sottosegretari, le priorità per la scuola sono altre.
I rilevatori non li vogliamo né per i presidi ma nemmeno per gli ATA e per i docenti, perché le priorità della scuola sono altre. Anziché acquistare costosi rilevatori, perché non si spendono questi fondi per la manutenzione delle scuole che cadono a pezzi?
Io non mi offendo per il controllo,ma indispettiscono norme che colpiscono nel mucchio, ministro Bongiorno, senza che se ne veda l’utilità, anzi solo lo sperpero di risorse che possono essere investite di più e meglio.Ma questo glielo avrebbero dovuto dire il ministro Bussetti e l’ex preside Salvatore Giuliani che dovrebbero conoscere la scuola.
Eugenio Tipaldi
In questo scorcio di fine anno sono diverse le procedure concorsuali e selettive riguardanti il…
Secondo una ricerca recente di Forum PA, la crescita culturale degli otto milioni di studenti…
Dall'11 dicembre 2024 e fino alle ore 23:59 di lunedì 30 dicembre 2024 sarà possibile…
Dal 16 dicembre 2024 fino alle 23:59 di mercoledì 15 gennaio 2025, è possibile presentare…
Buoni pasto per il personale della scuola, qualcosa si muove: come riporta l'agenzia di stampa…
In collaborazione con Maestrainbluejeans, ecco le cornicette natalizie, perfette per decorare ogni progetto con stile.…