Dopo la presa di posizione dell’Associazione nazionale presidi sui controlli biometrici per i dirigenti scolastici, arriva anche la protesta dei sindacati del comparto scuola.
“L’approvazione definitiva alla Camera del testo di legge contenente le disposizioni sul controllo biometrico degli ingressi applicato anche ai dirigenti scolastici – sottolinea con una propria nota la Flc-Cgil – registra la netta e unanime contrarietà dei dirigenti del nostro sindacato”.
“Mentre le nostre scuole cadono a pezzi per la cronica mancanza di manutenzione, mettendo in serio pericolo l’incolumità di migliaia di studenti, docenti e personale della scuola – sostiene la Flc – c’è chi sceglie di utilizzare le già scarse risorse per dotare le oltre 42.000 sedi scolastiche di rilevatori biometrici che controllino i movimenti giornalieri dei dirigenti scolastici”.
“D’altro canto – aggiunge ancora il sindacato di Francesco Sinopoli – il commento della ministra Bongiorno alle legittime proteste che in queste ore si susseguono su tutti i media dimostra ancora più chiaramente l’insussistenza di motivazioni e l’intento meramente punitivo e di controllo che la misura adottata contiene”.
Secondo la Flc siamo di fronte ad un ennesimo attacco alla dirigenza scolastica che “si aggiunge alla indignazione per la lunga incredibile attesa per ottenere la certificazione dell’ipotesi del loro contratto, firmata il 13 dicembre dello scorso anno, al ritardo inquietante sulla consistenza del FUN 2017/2018 e 2018/2019, ancora non certificata dagli organi di controllo, e all’attuale stallo della contrattazione per il triennio 2019/2021, per ora priva delle risorse necessarie per proseguire il percorso per l’equiparazione retributiva al resto della dirigenza pubblica”.
Ma c’è anche la questione della regionalizzazione a preoccupare molto: “Tutto il mondo della scuola è mobilitato a difesa dell’autonomia scolastica e dell’unitarietà del sistema scolastico nazionale contro i disegni autonomistici di chi vorrebbe sistemi scolastici regionalizzati e diritti diversificati, privando di efficacia la contrattazione nazionale”.
“Per tutti questi motivi – conclude il sindacato – con un comunicato firmato unitamente a CISL, UIL e SNALS, la FLC CGIL ha proclamato lo stato di agitazione dei dirigenti scolastici e si appresta in queste ore a chiedere il tentativo obbligatorio di conciliazione”.
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