Si parla molto di impronte digitali obbligatorie e di sistemi biometrici, che nel decreto ‘Concretezza’ sono rimaste tali per il personale Ata e per i dirigenti scolastici: l’Anp ha anche scritto ai vicepremier perché è un nonsenso assoluto, visto che i presidi non hanno orario scolastico, chiedendo quindi che la norma venga stralciata. Cosa pensa il ministro dell’Istruzione su questo argomento?
“Si tratta solamente di una questione di trasparenza”, ha detto Marco Bussetti alla ‘Tecnica della Scuola’, nel corso di un’intervista concessa in occasione del 70esimo anniversario della nostra testata giornalistica, in programma il prossimo 10 maggio.
Perché con le impronte digitali e i sistemi biometrici nelle scuole, ha assicurato Bussetti al nostro direttore Alessandro Giuliani, “non si va a misurare l’orario di lavoro dei dirigenti scolastici. Assolutamente no”.
Il titolare del Miur ha tenuto quindi a sottolineare, sempre a proposito della norma ad oggi contenuta nel decreto ‘Concretezza’ in via di approvazione al Senato con ritorno obbligato alla Camera, che “poi tutto dovrà essere comunque regolamentato”.
Quella che si sta approvando, ha concluso Bussetti, “è solamente un’indicazione, che in questo momento è presente, ma che ha solo lo scopo di attestare che il dirigente si trova in quel momento sul luogo di servizio”.
L’intervista integrale al ministro Marco Bussetti.
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