In più di 350 hanno preso parte nella giornata di domenica 6 settembre a Bologna all’incontro sugli effetti della legge 107 e soprattutto sulle modalità per contrastarla.
Presenti anche molti esponenti politici (Dattorre e Fassina del PD, Montevecchi e Blundo del M5S, Mussini del Gruppo misto e altro ancora) oltre che dirigenti sindacali (Unicobas, USB, Flc-Cgil, Snals in particolare).
Si è discusso molto su come contrastare l’insediamento dei comitati di valutazione; la soluzione che l’assemblea ha proposto è quella di chiedere un intervento istituzionale (del parlamento o anche del Ministro) che consenta di rinviare il più avanti possibile la costituzione del comitato sul quale si sta concentrando l’attenzione di molti. L’idea più condivisa sembra essere quella di rimandare verso fine anno scolastico in modo da ridurre di fatto il potere di intervento del comitato alla sola vautazione del periodo di prova dei docenti neoassunti.
Durante la giornata si è però discussso soprattutto di come debba procedere la protesta.
Intanto è stato deciso di organizzare in tutta Italia una “notte bianca” a difesa della scuola: si svolgerà il 23 settembre, in occasione dell’equinozio d’autunno.
Per parte sua l’Unicobas ha confermato lo sciopero delle attività aggiuntive per tutto il mese di settembre, protesta alla quale adesso aderisce anche l’USB.
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