In oltre 500 scuole italiane, oltre la metà degli studenti sono stranieri, interessando l’uno per cento di tutte le strutture educative. A fornire un quadro della situazione è un’interrogazione presentata a Montecitorio dalla deputata Eleonora Cimbro. Nel giro di otto anni, dal 2006 al 2014, gli istituti di istruzione caratterizzati da una presenza di alunni stranieri pari ad almeno il 30 per cento sono passati dall’1 al 5 per cento. In pratica in 2.851 scuole uno studente su tre non è italiano. È particolarmente significativa la crescita del fenomeno nelle scuole di infanzia. Nell’anno scolastico 2012/2013 gli istituti frequentati per metà da alunni stranieri erano in totale 269. Nel giro di un anno sono diventati 322, il 20 per cento in più.
In 2.851 scuole della Penisola almeno uno studente su tre non è italiano
Difficile tuttavia fare un quadro geografico: il fenomeno interessa trasversalmente tutto il Paese. «In rapporto al loro territorio – si legge nel documento – le province con la più alta percentuale di scuole ad elevata presenza di alunni con background migratorio sono Prato, Piacenza, Reggio Emilia, Brescia, Mantova».
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La prospettiva, pubblica Linkiesta.it, cambia guardando ai numeri assoluti. In questo caso gli istituti interessati sono concentrati soprattutto nelle aree delle grandi città. Da Roma a Torino, senza dimenticare Milano. «L’area metropolitana di quest’ultima da sola ne conta 65, di cui 19 sono scuole dell’infanzia».
L’interrogazione passa in rassegna le scuole secondarie di secondo grado. Le realtà interessate da un’alta percentuale di studenti stranieri sono 43. Tutte statali. In gran parte, si legge, sono istituti professionali (35), ma ci sono anche istituti tecnici. Mancano, invece, i licei. «La maggioranza, ben 25 istituti, è costituita da scuole serali». Ancora una volta il fenomeno interessa tutto il Paese. Considerando queste scuole, si scopre che ai primi posti, «con percentuali che superano addirittura il 75 per cento di presenze di studenti stranieri» ci sono istituti di metropoli del Nord Italia. «Ma nell’elenco si incontrano anche istituti di piccole città come Conegliano, Leno, Iesi, Oderzo e Novellara».
Nell’anno scolastico 2012/2013 le scuole di infanzia frequentate per metà da alunni stranieri erano 269.
Nel giro di un anno sono diventate 322, il 20 per cento in più
Nella risposta, fornita dalla ministra Stefania Giannini, si diche che il ministero ha recentemente destinato un milione di euro per realizzare interventi finalizzati «all’inclusione e all’integrazione» degli alunni stranieri nelle nostre scuole. La scorsa estate, sono stati messi a disposizione 500mila euro «per il potenziamento dell’italiano come lingua seconda, con particolare attenzione agli studenti di recente immigrazione». Altri 500mila euro destinati a progetti di sostegno linguistico e psicologico per i minori stranieri non accompagnati.
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