Inoltre le graduatorie, racconta La Stampa, scadranno alla fine del 2016. E a questo punto gli “idonei” hanno deciso di scendere in piazza a protestare. Si sono organizzati in coordinamenti e dopodomani mattina saranno a Roma, davanti a Montecitorio. Ci saranno quelli del Comitato 22 procedure per la giustizia di Roma e i vincitori e idonei per 300 posti per la ricostruzione in Abruzzo, il Comitato idonei al concorso del Comune di Napoli e quelli dell’Iacp, e poi gli amministrativi B1-Inps, gli operatori dei centri di formazione di Roma e quelli Giunta della Regione Campania, della Difesa, dell’Interno, gli allievi marescialli carabinieri e chi ha partecipato al concorso per 650 allievi agenti di polizia nel 2014.
In tutto, secondo le ultime stime del Formez, oggi gli idonei sono 84.040 (36.127 stanno nelle graduatorie degli enti locali e 31.277 nella sanità), presenti in 9225 differenti graduatorie, ma secondo alcune stime potrebbe essere anche il doppio.
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In assenza di risposte si annuncia già un boom di ricorsi alla magistratura, scrive La Stampa, sino ad arrivare alla Corte di giustizia europea per contestare la violazione del principio di non discriminazione, visto che il governo ha previsto una deroga per i Beni culturali.
E la ministra della Funzione pubblica Madia? Lei aveva assicurato che era “intenzione del governo tutelare le aspettative degli idonei prima di procedere a nuove assunzioni”, ma poi con la legge di Stabilità, il quadro è cambiato completamente, ed ora si trova alle prese con una vera e propria bomba sociale innescata.