È diventato virale il post della supplente di Matematica vestita in abito bianco e con il velo, seduta ad una scrivania dell’istituto superiore Ettore Majorana di Martina Franca, mentre firma il contratto annuale: la foto, pubblicata sulla pagina Facebook dell’istituto dell’istituto tarantino, è stata riportata su tutti i social, con miriadi di commenti e messaggi di auguri per la prof che nel giorno delle nozze si ritrova comunque a dovere andare a scuola. Nel web, con la foto, si sprecano infatti le considerazioni su cosa arriva a fare un precario per assicurarsi una supplenza annuale.
“Ne abbiamo viste tante nella scuola – si legge nel post pubblicato dalla scuola superiore – ma una così mai. Una nuova collega, almeno per quest’anno, doveva firmare l’assegnazione dell’incarico annuale per la disciplina di Matematica, aveva un impegno molto importante ma ha trovato il modo di venire comunque a scuola. Auguri Carmela, sei già entrata nei nostri cuori”.
I commenti sono di svariato tipo. Nella maggior parte, però, prevale l’amarezza. “Una foto tristissima che dimostra cosa deve sopportare un precario per poter mantenere il proprio posto di lavoro“, scrive un follower.
È “una delle colleghe più eleganti nel giorno della presa di servizio. Tanti auguri a questa collega per entrambe le avventure”, ribatte un altro.
Solo un’ultima considerazione. Alcuni lettori ci hanno chiesto se la prof supplente poteva evitare di recarsi di persona nell’istituto scolastico per accettare la supplenza.
Ebbene, la risposta è positiva: bastava incaricare una persona di fiducia o una collega precaria, forniti ovviamente di documento di indentità e delega.
Si tratta di una procedura molto utilizzata, soprattutto da chi in piena estate si trova in vacanza e viene convocato dagli uffici scolastici o dalle scuole per sottoscrivere i contratti di supplenza: se non è stato fatto, la sposa avrà avuto i suoi motivi. Forse legati alla scelta della sede o della cattedra da “prendere”.
Comunque, da parte nostra non possiamo che inviare i più vivi auguri alla docente pugliese neo-sposa!
Nella serata dell’8 settembre, l’istituto superiore Ettore Majorana di Martina Franca ha specificato che la convocazione della docente precaria di Matematica nel giorno del matrimonio non era motivata, come indicato inizialmente, per “l’assegnazione dell’incarico annuale“, ma da “una presa di servizio in esito ad una nomina annuale“.
Si tratta di due condizioni diverse: ovviamente, nel caso la convocazione fosse stata legata alla presa di servizio, è chiaro che la docente avrebbe avuto la possibilità di differire temporalmente la stessa.
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