Il cantautore ed ex insegnante Roberto Vecchioni è intervenuto nel corso della trasmissione di La7, condotta da Massimo Gramellini, In Altre Parole. Qui ha parlato dei giovani, spesso bistrattati dai racconti di cronaca nera e visti come lavativi, maleducati, quasi irrecuperabili.
Ecco lo sfogo dell’autore di “Sogna, ragazzo, sogna“: “Sono stufo di sentire dire che i giovani sono addormentati, non contano niente, sono stufo. Si tratta di quello che fanno vedere in televisione: rapine, rapper inca****i. Sono la minoranza. I giovani italiani sono meravigliosi e lo so perché insegno da tanto tempo. Bisogna contare sui ragazzi”.
Insomma, un messaggio di fiducia nei giovani in un periodo in cui molti adulti non ce l’hanno. Basta pensare allo psichiatra Paolo Crepet, che ha addirittura detto che tutti i trapper finiscono per drogarsi.
Quanto contribuisce la musica, e soprattutto i testi delle canzoni, nel plasmare l’universo identitario dei ragazzi? In tempi di frequenti episodi di violenza tra giovanissimi bisognerebbe riflettere sul messaggio che i personaggi famosi, tra cui cantanti e attori, trasmettono?
Qualcosa si è mosso a Castelfranco Veneto: qui, l’11 settembre, si sarebbe dovuto esibire il rapper milanese Niki Savage in vista dell’inizio della scuola, dedicata a ragazzi dai 14 ai 18 anni. Ma così non è stato: dopo le proteste da parte del mondo degli “adulti” il concerto è stato annullato.
Di recente c’è chi punta il dito contro un certo tipo di musica, relativamente ai testi delle canzoni: il trap. Lo ha fatto l’attrice Cristiana Capotondi: “Ma l’avete ascoltata la musica trap, di come viene trattata la donna nella musica trap? La ascoltano gli adolescenti. Di che ci sorprendiamo se un giovane di 22 anni considera una donna come un oggetto tale per cui ti tolgo la vita”, ha detto a In Altre Parole su La7.
Il 29 novembre è uscito l’attesissimo Spotify Wrapped, il riepilogo dell’anno della musica ascoltata da ogni utente fornito dalla piattaforma Spotify. In Italia, come riporta Il Corriere della Sera, il cantante di sesso maschile più ascoltato è, per il terzo anno consecutivo Sfera Ebbasta, davanti a Geolier, Lazza, Shiva e Guè.
Il dato è interessante, soprattutto alla luce del recente dibattito sulla musica rap e trap, che presenta spesso al pubblico, e si parla di giovanissimi, canzoni misogine, se non inni alla violenza di genere. Sfera Ebbasta, che ha pubblicato pochi giorni fa il suo album, da subito in vetta alle classifiche, è stato recentemente accusato proprio di questo.
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