Quello delle 212 scuole innovative dal punto di vista architettonico, strutturale e impiantistico “è il più grosso panel di progettazione mai fatto in Europa”: a dirlo, giovedì 14 luglio, è stato il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi durante il suo intervento in video collegamento alla giornata conclusiva dell’Assemblea generale dell’Upi a Ravenna.
“Sulle nuove scuole, grazie a un’operazione unica in cui abbiamo coinvolto i migliori architetti italiani (da Stefano Boeri a Renzo Piano), abbiamo lanciato dei bandi di progettazione”.
Dopo avere espresso estrema soddisfazione per l’obiettivo che si sta perseguendo, Bianchi ha tenuto a dire che “siamo già in condizione di procedere con 800 milioni, a cui abbiamo aggiunto altre risorse per un totale di un miliardo e 189 milioni”.
Il numero uno del dicastero di Viale Trastevere ha quindi detto che la realtà che si vuole realizzare è quella di “una scuola nuova, non una scuola concepita come una fila di porte chiuse, ma una scuola che metta a disposizione della comunità locale delle strutture”.
“La scuola – ha concluso Bianchi – deve tornare a essere centro delle comunità locali”.
Per completezza, ricordiamo che in Italia le strutture scolastiche sono oltre 40 mila e che la maggior parte sono state costruite oltre 45 anni fa: molte non sono completamente a posto sul fronte delle certificazioni relative alla sicurezza e alla tenuta delle strutture in caso di terremoto.
A tal proposito, Cittadinanzattiva ha calcolato che ben 17.343 le scuole (il 43% dei 40.160 istituti scolastici italiani) situate in zone a rischio sismico elevato (zona 1 e 2), zone in cui vivono 4 milioni e 300mila bambini e ragazzi.
Anche la manutenzione, ordinaria e straordinaria, lascia ancora molto a desiderare: una delle ultime rilevazioni nazionali sui rischi, prodotte dall’Osservatorio civico sulla sicurezza a scuola, stimava bene quattro crolli al mese.
In ogni caso, nel bando di assegnazione dei finanziamenti per la costruzione delle 212 istituti innovativi da realizzare con i fondi del Pnrr viene riportato che si tratta di scuole “altamente sostenibili, inclusive, accessibili e capaci di garantire una didattica moderna e una piena fruibilità degli ambienti, anche attraverso il potenziamento degli impianti sportivi.
La procedura si realizzerà attraverso l’utilizzo della piattaforma concorsi del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori.
La loro progettazione dovrà tenere conto delle linee guida elaborate dal gruppo di lavoro selezionato dal ministero, che ha messo insieme un raggruppamento di architetti di altissimo profilo, tra i quali figura anche Renzo Piano, come abbiamo riferito, oltre che pedagogisti ed esperti a vario titolo della scuola.
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