Stanno arrivando alle scuole le comunicazioni del Miur relative ai fondi della legge 440 a sostegno dell’autonomia scolastica.
Sono meno di 11milioni di euro in tutto, praticamente un terzo rispetto a quanto veniva erogato negli anni precedenti.
Meglio di niente, dicono molti, ma in realtà si tratta di una modestissima “boccata d’ossigeno” che non cambia per niente la situazione pesantissima delle finanze scolastiche. D’altronde proprio grazie al sito della “Scuola in chiaro” è facile ormai verificare scuola per scuola in che modo le istituzioni scolastiche stanno sopravvivendo. Per ciascuna scuola, infatti, viene indicata la composizione percentuale delle entrate: in molti casi i contributi di soggetti privati (le famiglie in particolare) superano il 70-80%.
La Flc-Cgil parla di quasi totale azzeramento dei fondi e lamenta il fatto che nel sito del Miur non si trova il testo della direttiva, ma a dire il vero i problemi sono ben altri.
Va detto che è vero che il testo della direttiva con tanto ti timbro e protocollo del Miur non si trova, ma in realtà già da tempo si conosce il testo della bozza, approvato fin da ottobre dal Parlamento e che comunque riproponiamo ai nostri lettori nell’allegato.
Il fatto più strano e allarmante è però un altro: per quanto se ne sa nessuno è in grado di fornire informazioni sui fondi della legge 440 relativi all’anno 2010 di cui, anzi, si è persa ogni traccia. C’è chi dice che i 25-30 milioni dello scorso anno sono stati “divorati” da qualche buco del bilancio del Ministero o che siano stati bloccati definitivamente dal MEF.
Ma perché i sindacati non chiedono chiarimenti al Ministero?