La politica creativa non abbandona con il pensiero la categoria dei docenti, che presto potrebbero avere il badge da timbrare in ingresso e in uscita da scuola.
Infatti, si fa largo l’ipotesi di installazione obbligatoria dei dispositivi per la timbratura del badge, inerenti la presenza del personale docente, in tutte le scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado.
L’obiettivo prefissato fonda le proprie radici nell’avere la certezza che tutto il personale della scuola rispetti esattamente il proprio orario di lavoro.
In passato la sezione lavoro del tribunale di Torino, con sentenza 20 giugno 2006, ha ritenuto illegittima l’imposizione della timbratura del cartellino e di conseguenza ha escluso qualsiasi sanzione disciplinare verso i docenti che non osservavano l’imposizione da parte del Dirigente. Dello stesso parere anche la Corte suprema di Cassazione, sezione lavoro, con Sentenza n. 11025 del 2006, che definì “abusivo” l’uso da parte della scuola non essendo previsto nel contratto.
Infatti, la stessa Corte di Cassazione diede ragione a un Docente di un istituto tecnico commerciale per geometri che si oppose all’indicazione del preside di marcare, sia in entrata sia in uscita, l’orario di servizio utilizzando il cartellino magnetico.
La Corte ha avuto modo di far rilevare come la normativa pattizia (sia quella vigente, CCNL 2006-2009, sia quella precedente) non prevede l’uso del cartellino magnetico per gli insegnanti, che pertanto assume le vesti di un sistema adottato abusivamente da parte della pubblica amministrazione.