In arrivo la terza ed ultima tranche degli insegnanti di religione cattolica
Dopo le 9.229 assunzioni dell’anno 2004/05 e le 3.077 del 2005/2006, adesso dal primo settembre 2007 (con decreto ministeriale del 13 luglio c.a.) entrerà nella scuola italiana la terza ed ultima tranche, come previsto dal concorso, degli insegnanti di ruolo di religione cattolica: un nuovo esercito di ben 3.060 docenti sparso per le 18 regioni italiane. E’ per questo che gli Uffici Scolastici Regionali si sono già messi a lavoro per la distribuzione delle cattedre nelle varie diocesi per poi così assumere in ruolo gli aventi diritto. Anche se per l’individuazione della sede “pastoralmente più opportuna” per l’insegnante di religione ci penserà l’Ordinario diocesano al quale sarà presentato dal ministero un elenco alfabetico dei vincitori di concorso. Bisogna però tenere conto che, come prevede la legge 186/2003, i docenti di religione cattolica incaricati a tempo indeterminato dovranno coprire il 70% delle ore totali a disposizioni. Sono comunque molte le cattedre che rimarranno senza titolari. Perché se l’Abruzzo, la Basilicata, la Calabria, la Campania, il Lazio, il Molise e la Sardegna rientrano perfettamente nell’organico, lo stesso non si può dire per le altre regioni d’Italia che sembrano afflitte da una vera e propria carenza di “vocazioni”. I casi più eclatanti riguardano la Lombardia e il Veneto. La prima ha a disposizione 567 posti, gli assegnati sono 162 (dei quali solo 12 nella scuola del’infanzia e primaria sui 357 disponibili) e quindi ha ad oggi ben 405 cattedre libere. Per quanto riguarda il Veneto sulle 336 sedi a disposizione ne sono state assegnate solo 104 (19 su 236 nella scuola dell’infanzia e primaria): rimangono fuori ben 232 cattedre. Anche l’Emilia Romagna non scherza, sui 249 posti previsti ne sono stati occupati solo 78 con un deficit di 171. E ancora le altre cattedre rimaste vuote sono 16 in Friuli Venezia Giulia, 44 in Liguria, 72 nelle Marche, 78 in Piemonte, 45 in Puglia, 38 in Sicilia, 56 in Toscana 43 in Umbria. Per un totale di 1.200 nell’intera Italia.
Il ministero comunque ha promesso una verifica per settembre 2007 in modo da calcolare complessivamente i posti non coperti e avviare le pratiche per un secondo concorso.