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In aumento i fondi per l’autonomia scolastica

Ritornano a livelli accettabili gli stanziamenti per consentire alle scuole la realizzazione delle attività previste dal Piano dell’offerta formativa.
I fondi – relativamente consistenti nel 1999/2000 (una quindicina di milioni per una scuola di medie dimensioni) – erano stati drasticamente tagliati nel 2000/2001.
Per il 2001/2002 – per effetto della direttiva n. 51 firmata ancora dal ministro De Mauro – le somme tornano ad aumentare.
Somme disponibili e modalità di impiego sono ora precisate nella lettera circolare n. 131 del 3 agosto 2001 nella quale vengono anche indicate le priorità di intervento
• iniziative volte all’avvio dei nuovi curricoli della scuola di base;
• potenziamento delle azioni di orientamento in vista sia del proseguimento degli studi;
• sviluppo dell’insegnamento delle lingue comunitarie;
• attività di formazione ed aggiornamento dirette al potenziamento e alla diffusione della cultura dell’autonomia;
• integrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap;
• scuola ospedaliera.
La circolare ministeriale sottolinea a più riprese la necessità che le scuole sviluppino accordi di rete allo scopo di utilizzare in maniera efficace e razionale i fondi disponibili e stabilisce al tempo stesso che, a partire dal 2001/2002, gli stanziamenti per i progetti speciali (tra i quali Biblioteche, Musica, SeT) non saranno più gestiti centralmente ma verranno messi a disposizione delle Direzioni regionali.
Nel concreto le somme disponibili sono quelle già indicate nella direttiva n. 51 del marzo scorso rispetto alla quale però la circolare fornisce ulteriori precisazioni sulle modalità di calcolo delle quote spettanti a ciascuna istituzione scolastica.
• una quota uguale per tutte le scuole di L. 1.800.000 circa;
• una quota calcolata moltiplicando L. 4.500 per il numero degli alunni;
•  una quota calcolata moltiplicando L. 49.000 per il numero dei posti dell’ organico docente.
In pratica una scuola di medie dimensioni (700 alunni – 80 insegnanti) potrà contare su un finanziamento di poco inferiore ai 9 milioni. A questi bisogna aggiungere i fondi destinati alla formazione (700mila per scuola + 19mila per ogni posto docente  in organico (poco più di 2milioni nel caso precedente)
La novità rilevante consiste nel fatto che in pratica la circolare autorizza le scuole a utilizzare le somme disponibili nel bilancio secondo una logica di budget superando eventuali vincoli di destinazione.

Reginaldo Palermo

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