"Noi bambini come possiamo combattere la mafia?”. Spontanea come un fiore di campo, candida come un fiocco di neve, è una delle tante domande, poste nel Teatro Grandinetti di Lamezia Terme (provincia di Catanzaro) a politici, magistrati e rappresentati delle forze dell’ordine convenuti per l’avvio delle attività, su scala regionale, del “Progetto di educazione alla legalità”, che, voluto dalla Presidenza del Consiglio regionale della Calabria, è stato affidato al Coordinamento nazionale antimafia “Riferimenti”. All’iniziativa, oltre al presidente dell’Assemblea regionale, Francesco Talarico e alla presidente nazionale di “Riferimenti”, Adriana Musella, hanno partecipato il capo della procura distrettuale di Catanzaro, Vincenzo Lombardo, il procuratore della Repubblica di Lamezia Terme, Salvatore Vitello, il questore di Catanzaro, Vincenzo Roca, il direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Francesco Mercurio e il sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza.
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