In Calabria una nuova stagione delle politiche scolastiche. Esempio per l’Italia

Una politica pubblica interamente mirata alla scuola. E’ quella che ha adottato la Regione Calabria nel suo “Piano d’Azione 2008” per cercare di colmare le lacune degli studenti calabresi nei confronti dei loro coetanei del Centro e Nord Italia. Grazie a risorse regionali, nazionali e comunitarie sono stati stanziati oltre 100 milioni di euro articolati in svariati interventi tendenti ad incoraggiare e sostenere l’impegno di studenti, docenti e ricercatori attraverso l’organizzazione di campi-scuola e vacanze-studio. Previsti anche contributi finanziari per meriti scolastici e professionali. Tra le attività pure una azione di potenziamento delle conoscenze negli atenei calabresi per le neomatricole.
“In questa prima settimana di settembre –ha spiegato il Vice Presidente della Giunta Regionale calabrese, Domenico Cersosimo, nella conferenza stampa che si è tenuta all’Università “Magna Graecia” di Catanzaro- parte l’importante azione del Piano connessa al cosiddetto “azzeramento” delle competenze degli studenti neo-diplomati che si iscrivono nelle Università calabresi”:
“L’elevato tasso di abbandono –ha continuato Cersosimo- nel primo anno di università e i modestissimi risultati di fasce consistenti di nuovi immatricolati in termini di esami sostenuti, ci ha convinti della necessità di un intervento massiccio su giovani studenti universitari calabresi. La Regione, in stretta collaborazione con il sistema universitario calabrese, organizza e finanzia uno specifico percorso di ‘azzeramento-potenziamento’ delle conoscenze e delle competenze in alcune discipline chiave del sapere contemporaneo, quali matematica, fisica, lingue e comprensione del testo. Ovvero proprio in quelle discipline dove più acuto è il deficit dei nostri studenti”.
Nelle tre università calabresi le matricole impegnate in questi corsi per 160 ore saranno settemila. Per ognuna di essi verranno stanziati 2 mila euro: 1600 euro per le lezioni e 400 euro da destinare ad ogni partecipante a titolo di rimborso spese.
Alla conferenza stampa hanno partecipato anche i Professori Francesco Saverio Costanzo, Magnifico Rettore dell’Università “Magna Graecia” di Catanzaro, Giovanni Latorre, Magnifico Rettore dell’Università della Calabria di Cosenza, Massimo Giovannini, Rettore dell’Università “Mediterranea” di Reggio Calabria.
Per il Rettore Costanzo, “l’esperimento della Regione Calabria va nella direzione di arginare il fenomeno della dispersione universitaria, soprattutto nei primi anni”: D’accordo anche il Rettore Latorre che ha spiegato l’importanza della valutazione dei risultati a fine corsi: “potrebbe essere uno studio di carattere pedagogico e sociale, così da mettere in cantiere strategie didattiche ad hoc per migliorare la didattica”. Il Rettore Giovannini è invece del tutto convinto che il Piano d’Azione regionale dovrà colmare le lacune che gli studenti si portano dalla scuola secondaria, ma è bene sottolineare pure che “la Calabria forma giovani di grandi qualità, persone che riescono a farsi valere in vari contesti”.
Insomma sembra che in Calabria qualcosa si sta muovendo nelle politiche scolastiche. Nei prossimi anni molto dipenderà anche dai risultati ottenuti in questo 2008. Un neolaureato nella conferenza stampa ha detto che “il petrolio della nostra Italia è la cultura”. Solo una reale attenzione alle risorse umane può essere trampolino di lancio per il Meridione e per l’intero nostro Paese. Pensiamoci bene. E investiamo più in cultura e scuola. Come la Calabria sembra stia già facendo.
Luigi Mariano Guzzo

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