In Campania centomila studenti senza soldi per comprare i libri

L’anno scorso zaini solo con i quaderni perchè i libri, per chi non se li poteva permettere, erano un sogno in quanto i buoni libri sono stati distribuiti a scuola chiusa.
 “Il Mattino”, interessandosi del problema dei libri, spiega inoltre che dei 103 milioni di euro stanziati dal Miur per garantire il diritto allo studio ai figli di famiglie disagiate con redditi minimi, poco più di 18 milioni sono destinati alla Campania che è così in vetta alle classifiche per fondi erogati, ma se si considera che la divisione di risorse viene effettuata in base alla percentuale di famiglie con un reddito inferiore ai 15mila euro si capisce che nella Regione oltre il 21% ha un reddito bassissimo.
Gli alunni con difficoltà economica (solo quelli della scuola dell’obbligo) sono più di 76mila, su una popolazione complessiva di 349mila alunni.
Sul fronte della secondaria superiore dove si ha un contributo ma anche la possibilità del libro in comodato d’uso sono poco meno di 37mila e potranno contare su 4 milioni e mezzo di euro. 
I più poveri abitano in Campania, poi c’è la Sicilia, la Puglia, la Lombardia e la Calabria.
Dati che, proiettati sullo scenario della crisi economica in continua evoluzione, potrebbero mutare.
 Il numero di disoccupati brucia ogni mese punti percentuale. Secondo i dati dei lavoratori atipici della Cgil ogni mese il tasso di disoccupazione aumenta del 2%. E tra questi non ci sono solo giovani ma anche adulti che per la crisi hanno perso il lavoro, hanno figli che devono studiare. Ulteriori finanziamenti per garantire il diritto allo studio non verranno elargiti. Ma è già qualcosa su cui contare.
La macchina burocratica rallenta l’erogazione dei finanziamenti.
L’assessore all’Istruzione della regione, Caterina Miraglia, si impegna a «accelerare tutte le procedure per il prossimo anno scolastico». La scuola è tra le nostre priorità ma i ritardi non sempre dipendono dalla Regione. Tra il decreto e l’arrivo effettivo delle risorse passano diversi mesi, poi occorre attivare le procedure, non semplicissime, mettere in piedi il meccanismo per consentire alle famiglie di usufruire dei buoni libri. Una macchina complessa che andrebbe a mio parere snellita per rendere rapido l’utilizzo delle risorse. A settembre, intanto, ci saranno i vecchi.”
Per i nuovi l’assessore Miraglia non azzarda ipotesi. «Ci auguriamo che arrivino entro settembre – spiega – ma non posso garantirlo, non dipende da me».
I buoni, il contributo dello Stato, varia da classe a classe. Per le scuole medie se si deve frequentare la prima classe si può avere una cedola del valore di 155 euro. Per la seconda e la terza media la cifra scende a 52 euro. Per i ripetenti della prima media che non abbiano cambiato sezione la cedola è sempre di 52 euro. Per la scuola secondaria di secondo grado la cedola per il primo anno ammonta a 180 euro, per il secondo anno è di 52 euro, per il terzo di 80 euro, quarto e quinto liceo torna ad essere di 52

Redazione

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