In Campania le “città amiche del benessere psicologico”

Un’intera settimana, dal 19 al 24 novembre, dedicata all’avvicinamento della psicologia ai cittadini e alla diffusione della cultura di questa pratica, in un momento storico caratterizzato da una crisi che ha ripercussioni economiche e sociali. A promuovere l’iniziativa è l’Ordine degli psicologici della Campania, che in tal modo, per il terzo anno consecutivo, ha rinnovato l’appuntamento con la ‘Settimana del benessere psicologico’.
In questi sei giorni saranno 400 gli studi psicologici che resteranno aperti nelle cinque province campane e offriranno consulenze gratuite ai cittadini. I professionisti iscritti all’Ordine campano, inoltre, animeranno 200 conferenze aperte a tutti, che si svolgeranno nei 150 comuni che hanno aderito all´iniziativa `Città amiche del benessere psicologico´, in collaborazione con l´Associazione nazionale Comuni italiani (Anci) e con la Federazione autonomie locali.
“Chi lo desidera – ha spiegato il presidente dell´Ordine, Raffaele Felaco – avrà la possibilità di confrontarsi con un ‘consulente del benessere psicologico’, nella totale discrezione e in setting appropriati. Sarà un’occasione per ripensare a progetti di vita, di studio o di lavoro e un´opportunità di sostegno di cui avvalersi per superare un momento storico particolarmente segnato dalla crisi economica mondiale”.
Il tema scelto per l´edizione 2012 della ‘Settimana del benessere psicologico’ è l´intervento psicologico nei contesti territoriali. “Una scelta – ha fatto notare il presidente dell’Ordine degli psicologici della Campania, Raffaele Felaco – assunta anche in considerazione del fatto che stiamo presentando una legge ad iniziativa popolare per l´istituzione dello `psicologo del territorio´, che andrebbe a colmare il vuoto presente in Italia nei settori dei servizi sociali e della scuola”.
La proposta di legge e la scelta di aprire gratuitamente per il terzo anno gli studi psicologici ai cittadini va letta anche tenendo conto della situazione socio-economica dell´Italia e del Sud in particolare. “La mancanza di prospettive e di fiducia nel futuro – ha aggiunto Felaco – sta portando a una nuova patologia psicologica che possiamo definire `depressione sociale´. La crisi economica sta facendo emergere questo nuovo problema psicologico che si aggiunge alle patologie che, di solito, colpiscono chi perde il lavoro o si trova in difficoltà economiche. Il nuovo problema – ha concluso
il presidente dell´Ordine campano – è la mancanza di prospettive, che provoca un dolore prolungato e costante non necessariamente legato a un evento traumatico come, appunto, la perdita del posto di lavoro”.
Alessandro Giuliani

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