In Corea del Sud sono tornati in classe i bimbi delle elementari, ma nello stesso tempo una nuova ondata di contagi da coronavirus sta preoccupando: 40 nelle ultime 24 ore e tra queste nuove infezioni, 37 sarebbero avvenute localmente e tre sono state importate dall’estero.
Circa 200 scuole tra Seoul e la provincia di Nord Gyeongsang non riapriranno fino al primo giugno, mentre sette scuole elementari e cinque scuole materne della Capitale hanno deciso far slittare la riapertura dopo che un bimbo di sei anni è risultato positivo al covid-19. Anche in Nord Gyeongsang l’indicazione per 182 edifici scolastici è di riaprire il primo giugno, dopo che un maestro delle materne è risultato positivo al virus.
La bestia dunque non molla la sua presa e infatti in Corea del Sud è ricominciato a crescere e ne sono stati rilevati altri 18 focolai che hanno portato a 255 contagi. In tutto ieri il numero di infezioni rilevate è stato di 19, che porta il totale da inizio epidemia a 11.225. E’ Il secondo giorno consecutivo che il numero di nuovi casi è rimasto sotto 20. Invece i decessi nell’ultimo giorno sono stati due, con un totale da inizio epidemia di 269.
Resta dunque alta l’attenzione rispetto alle riaperture delle scuole. La scorsa settimana 440mila studenti delle scuole superiori sono ritornati tra i banchi e nei giorni scorsi dovevano tornare sui banchi altri 2,37 milioni di studenti, ma alcuni dovranno aspettare il primo giugno.
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