Home Estero In Costa D’Avorio una biblioteca per ritrovarsi, parlare e incontrarsi

In Costa D’Avorio una biblioteca per ritrovarsi, parlare e incontrarsi

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A Grand Bassam, la ex capitale coloniale della Costa d’Avorio, da qualche giorno è operativa la biblioteca del Carrefour Junesse, intitolata a Raffaele Masto, portato via dal Covid.

Una biblioteca e pure un centro culturale, un luogo di discussione, di incontro. Uno spazio che diventerà il punto di riferimento per i giovani e meno giovani di questo quartiere tra i più poveri della città. 

Infatti il “motto” del centro culturale è:  “Ecouter – Respecter – Parler”. Prima ancora di “parlare”, ascoltare l’opinione altrui, rispettare, e poi raccontare il proprio punto di vista.

La Costa d’Avorio, per la sua martoriata storia,  è stata attraversata negli anni da scontri molto aspri tra raggruppamenti politici, spesso alimentati dalle appartenenze etniche, che hanno squassato il paese fin dalle radici. 

L’ascolto e il rispetto non appartenevano al confronto, tanto è vero che il processo di riconciliazione è faticoso, il paese è ancora lontano dal trovare una pace condivisa.

Intanto questa biblioteca e centro culturale appare come un primo obiettivo per dare voce all’ascolto e al confronto, una novità perché può avvicinare le persone nel rispetto reciproco. Una novità tutta da costruire e i giovani del Carrefour Jeunesse sono determinati perché questo luogo diventi il fulcro della riconciliazione.

Al centro cultura ha dato il suo contributo l’Associazione degli scrittori e poeti ivoriani, mettendo in scena le loro opere letterarie e poetiche, donando le loro opere.  Anche la Fondazione Zanetti ha aderito all’iniziativa, e grazie al loro importante contributo è stato possibile far diventare realtà un sogno.

La Comunità Abele ha riabilitato tutti gli spazi, l’Ambasciata d’Italia in Costa d’Avorio sostiene l’iniziativa, e il resto lo hanno fatto i ragazzi del centro che adesso dovranno animare la biblioteca.