Le linee guida ministeriali sulla didattica integrata digitale suggeriscono al docente una serie di pratiche prioritarie da applicare nell’ambito della didattica in presenza e di quella a distanza.
Il documento sulla DDI
Ecco cosa dice esattamente il documento:
I percorsi formativi a livello di singola istituzione scolastica o di rete di ambito per la formazione potranno incentrarsi sulle seguenti priorità:
1. informatica, con priorità alla formazione sulle piattaforme in uso da parte dell’istituzione scolastica;
2. con riferimento ai gradi di istruzione: a. metodologie innovative di insegnamento e ricadute sui processi di apprendimento (didattica breve, apprendimento cooperativo, flipped classroom, debate, project based learning); b. modelli inclusivi per la didattica digitale integrata e per la didattica interdisciplinare; c. gestione della classe e della dimensione emotiva degli alunni;
3. privacy, salute e sicurezza sul lavoro nella didattica digitale integrata;
4. formazione specifica sulle misure e sui comportamenti da assumere per la tutela della salute personale e della collettività in relazione all’emergenza sanitaria.
Le tecniche di ingaggio
A partire da queste indicazioni, come alternare la didattica in presenza e quella a distanza secondo un progetto chiaro, flessibile, semplice da attuare? E come fare in modo che la complessità dei compiti e degli obiettivi, in relazione all’emergenza in corso, non sovraccarichi di ansia il lavoro didattico del docente?
Per lavorare con efficacia sulle strategie e sugli ambiti di intervento indicati dal Ministero dell’Istruzione, il primo passo è apprendere le tecniche di ingaggio a distanza, ovvero gli strumenti che consentono il coinvolgimento dell’alunno e la sua gestione produttiva seppure nella forma digitale della smart school e dello smart studying. Nel contempo, al lavoro sulle tecniche di ingaggio andrà affiancata un’attività specifica orientata alla gestione delle emozioni (di adulti e adolescenti) per fare sì che l’impegno della didattica digitale integrata non accresca l’indice di stress del lavoro in classe e di quello da casa.
Il corso
Su questi argomenti vi segnaliamo il corso del nostro formatore Pino De Sario, grande esperto di facilitazione didattica. Il corso, denominato L’insegnante facilitatore, è in programma a partire dal 6 novembre.