In difesa dei docenti del “Giulio Cesare” e dell’art.33 della Costituzione
Il deputato del M5S, Gianluca Vacca ha presentato un’interrogazione parlamentare, il 30 aprile scorso, al ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, in difesa dei docenti del Liceo Classico “Giulio Cesare” di Roma. Questo il testo integrale:
Al Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:
dai mezzi di stampa si è appreso del caso scoppiato nei confronti di alcuni docenti del Liceo classico Statale Giulio Cesare di Roma riguardo l’utilizzo, a scopo didattico, del libro Melania Mazzucco “Sei come sei”;
alcune organizzazioni giovanili, tra i quali “Lotta Studentesca”, hanno contestato l’uso di tale testo con l’uso di fumogeni e anche attraverso uno striscione, nei pressi dell’ingresso del liceo, con la scritta “Maschi selvatici, non checche isteriche”;
da ciò che si apprende dai media le associazioni “Giuristi per la vita” e “Pro Vita onlus” si sono rivolte alla procura di Roma per segnalare la lettura in classe al liceo Giulio Cesare di ‘Sei come sei'”, in quanto, a loro avviso, non idoneo all’uso didattico;
le critiche delle associazioni giovanili e delle onlus all’uso del testo di Melania Mazzucco “Sei come sei” sono di carattere ideologico e non didattico;
l’articolo 33 della Costituzione italiana sancisce che il principio fondamentale, che ispira tutta la disciplina costituzionale della scuola, è quello della libertà d’insegnamento;
la legislazione italiana difende la libertà di insegnamento dei docenti affermando che “ai docenti è garantita la libertà di insegnamento come autonomia didattica e come libera espressione culturale del docente. L’esercizio di tale libertà è diretto a promuovere, attraverso un confronto aperto di posizioni culturali, la piena formazione della personalità degli alunni”
al principio sopra enunciato va correlato quanto prescritto nel D.P.R. 275/1999 – Regolamento dell’autonomia scolastica – in quanto stabilisce che l’autonomia delle istituzioni scolastiche è garanzia di libertà di insegnamento e di pluralismo culturale e si sostanzia nella progettazione e nella realizzazione di interventi di educazione, formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona umana, adeguati ai diversi contesti, alla domanda delle famiglie e alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti, al fine di garantire loro il successo formativo, coerentemente con le finalità e gli obiettivi generali del sistema di istruzione e con l’esigenza di migliorare l’efficacia del processo di insegnamento e di apprendimento-:
quali iniziative intende avviare il Ministero per garantire la libertà di insegnamento dei docenti e per tutelare l’autonomia delle istituzioni scolastiche nell’esercizio delle proprie funzioni, anche in relazioni all’episodio del Liceo classico Statale Giulio Cesare di Roma;
quali iniziative intende avviare il Ministero per tutelare l’attività didattica da strumentalizzazioni di carattere ideologico.
Purtroppo nel 2014, in Italia, accade anche che un docente di un liceo corra il rischio di prendersi una denuncia per avere fatto leggere un libro, e magari che dei parlamentari di un partito fondato e comandato da 20 anni da un pregiudicato puttaniere abbiano da ridire per meri fini elettorali, strumentalizzando un’attività didattica non solo legittima, ma efficace e pregevole – afferma Vacca
Quello che è accaduto in questi giorni al liceo Giulio Cesare di Roma è figlio del peggiore bigottismo italico. Ciò che mi è ha ferito di più però non sono stati gli adulti che hanno denunciato, ma i ragazzi di Lotta studentesca che, scimmiottando degli adulti idioti, avrebbero manifestato con uno striscione con la frase Maschi selvatici, non checche isteriche! Evidentemente a scuola si leggono troppi pochi libri come Sei come sei…
Il Ministro Giannini intervenga immediatamente a difesa dei docenti e dell’art. 33 della Costituzione.