Alcuni edifici saranno pronti per l’inizio del nuovo anno scolastico, altri non saranno agibili e il governo studia soluzioni.
Per far fronte al problema il governo ha già stanziato 74 milioni di euro.
Ma oltre ai soldi, senza i quali i lavori sarebbero impossibili, rimane la questione del tempo: il 17 settembre comincerà il nuovo anno scolastico e l’accesso alle scuole dovrà essere garantito.
Il ministro dell’Istruzione ha spiegato che alcuni edifici potranno essere recuperati, altri no. Per questo bisognerà pensare a soluzioni temporanee.
Poi ha spiegato nel dettaglio i numeri: le strutture più danneggiate sono quelle delle scuole secondarie, con 76 edifici, che coinvolgono circa 43 mila studenti. Alto anche il numero dei danni per le scuole primarie: 71 per oltre 16 mila alunni. Infine, sono 3.300 i bambini delle scuole materne e 9.300 i ragazzi delle scuole superiori a rimanere senza aule.
Il terremoto ha colpito in prevalenza le province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Rovigo e Reggio Emilia. La provincia più danneggiata, nel settore dell’Istruzione, è quella di Modena con 102 edifici interessati.
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