Ad una settimana dalla riapertura delle prime scuole materne ed elementari, in Francia si registrano casi di coronavirus.
Gli istituti scolastici interessati dalla nuova ondata di covid-19 sono stati chiusi di nuovo e almeno 25 piccoli focolai sono stati segnalati nelle zone verdi.
Le chiusure hanno riguardato la zona centro occidentale del Paese (colpiti il dipartimento della Charente e della Dordogna), le città di Mans e Tolosa. La situazione è complicata soprattutto a Roubaix dove sette scuole, sei pubbliche e una privata, sono state chiuse a titolo precauzionale per un caso di contagio tra gli studenti.
Sono 70 casi di Covid-19 (non 70 scuole come erroneamente hanno scritto diversi organi di informazione) sparsi tra alunni, docenti e personale non docente di 40.000 istituti scolastici.
La decisione del governo francese di far ripartire le scuole in contemporanea con l’inizio della fase 2 dell’emergenza ha creato molte polemiche.
Il ministro dell’Istruzione, Michel Blanquer, ha affermato: “Le conseguenze di non andare a scuola sono più gravi. Molti medici sostengono che è meno pericoloso andare a scuola che restare a casa. I nostri bambini non devono essere le vittime collaterali delle misure sanitarie. Sono probabilmente casi contratti prima di tornare a scuola, all’uscita dal confinamento”.
Il ministro, dunque, ha ribadito che questi casi non rimettono in alcun modo in discussione la volontà del governo di andare avanti con la riapertura progressiva delle scuole. Oggi sono state riaperte le medie per alcune classi.
Da una settimana il 90% dei comuni è riuscito a riaprire le scuole, ma il 70% delle scuole continuano l’attività a distanza. Il rientro è infatti su base volontaria.
Secondo gli ultimi dati forniti dalla Jonhs Hopkins University, i casi di contagio in Francia sono oltre 179mila, che fanno del Paese transalpino il settimo al mondo con più malati. Oltre 28mila le vittime. Solo Usa, Uk e Italia hanno fatto registrare più morti legati al coronavirus.
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